Guardare il calcio costa troppo? Come funziona il metodo della VPN e cosa rischia chi lo usa

video suggerito

Con l’aumento dei costi per vedere il calcio in Italia e la frammentazione delle offerte in rete si diffondono guide per abbonarsi a servizi di streaming all’estero. Per farlo bisogna passare da una VPN e sottoscrivere comunque un contratto: il risparmio sembra vantaggioso ma il prezzo da pagare potrebbe essere più alto. Quali sono i rischi per chi decide di seguire questa strada.

0 CONDIVISIONI

Guardare le partite di calcio in questa stagione non sarà esattamente semplice. I tifosi lo sanno: non esiste un unico abbonamento per vedere le partite di tutti i tornei. Bisogna sottoscrivere una serie di abbonamenti diversi tra DAZN, Sky e Prime Video. La divisione per i tifosi è nota: DAZN ha la Serie A, Sky la Champions League e Prime Video potrà trasmettere la migliore partita del mercoledì di Champions League.

Per i tifosi la prospettiva di pagare qualche centinaio di euro per seguire tutte le partite di calcio non è certo entusiasmante. Soprattutto ora che i diritti sono spacchettati e i costi dei singoli abbonamenti si sono alzati. Tra le chat e i forum circolano quindi diverse alternative. Alcune chiaramente illecite, come il pezzotto, altre che invece si collocano in una zona più grigia. Oltretutto da diversi mesi AgCom ha iniziato una serie di campagne per contrastare il metodo del pezzotto, a partire dal Piracy Shield.

Come funziona il metodo della VPN

Ci sono forum dove già viene spiegato cosa fare in ogni passaggio. Questo metodo si muove in due passaggi. Il primo è quello di installare un servizio di VPN. La sigla sta per Virtual Private Network e senza addentrarci troppo nei meccanismi di questa tecnologia una delle possibilità che vengono garantite è quella di far risultate il nostro pc collegato da altri Paesi. Tra gli utenti comuni le VPN vengono usate per due motivi: per privacy e per accedere ai cataloghi delle piattaforme di streaming. Visto che in alcuni casi i diritti di film e serie tv cambiano da Paese a Paese è possibile che la stessa piattaforma distribuisca un contenuto in un Paese e non in un altro. È un metodo che si usa anche al contrario: come ha ricordato una gaffe di Jannik Sinner.

Leggi anche

Cosa sta succedendo per Google negli Usa e perché si parla di “monopolio illegale”

Gli abbonamenti a servizi streaming che hanno acquistato i diritti all’estero

Dopo aver installato un servizio di VPN, il passaggio successivo è quello di trovare una piattaforma che sottoscriva all’estero abbonamenti per vedere il calcio italiano. Ovviamente all’estero la domanda per vedere il calcio in Italia è più bassa e quindi le offerte sono più convenienti. A questo punto basterà sottoscrivere un abbonamento con una piattaforma inserendo nella VPN il Paese da cui ci si vuole collegare. Su questo, per chiare ragioni, non forniamo altri dettagli.

Cosa succede a chi sottoscrive un abbonamento estero

In questi casi di confine tra legalità e illegalità diventa complesso da gestire. Da un mero punto di vista legale il contratto sottoscritto con il servizio di streaming estero è legale o almeno, lo sarebbe se noi fossimo effettivamente residenti all’estero. Il problema è tutto qui. Sottoscrivendo un abbonamento con questa strada e usando l’abbonamento dall’Italia si rischia di violare le norme contrattuali del fornitore del servizio. L’esempio è quello di Netflix: prima che fosse introdotta la procedura del nucleo domestico era comune organizzarsi con amici e parenti per creare sistemi basati sulla condivisione delle password.

I rischi del metodo della VPN quindi sono due. Il primo è quello di traversi a un certo punto davanti alla decisione del fornitore di bloccare il servizio per chi accede dall’estero, anche se bisognerà capire come distinguere le connessioni reali da quelle virtuali. Dal punto di vista legale invece all’estero una pratica del genere potrebbe violare le leggi sul copyright. In ogni caso, meglio non esporsi.

0 CONDIVISIONI

Fonte : Fanpage