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“Non ci sono finestre o oblò apribili” secondo l’ex comandante del Bayesian, Stephen Edwards, e indica come motivo dell’affondamento della nave il superamento dei suoi limiti operativi. “Sul veliero uno sbandamento superiore a 45 gradi durante il normale stato operativo avrebbe provocato allagamenti” ha spiegato l’esperto.
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La notte del naufragio il portellone del Bayesian, la nave affondata a Palermo, “al 100 per cento non era aperto”, ma fatale per l’affondamento potrebbe essere stato “uno sbandamento superiore a 45 gradi”. Sono queste le ipotesi di Stephen Edwards, l’ex comandante del Bayesian, il veliero affondato a Porticciolo causando la morte di 7 persone. Con un lungo post social, il capitano ha provato a dare una spiegazione tecnica dei motivi del naufragio, smentendo l’ipotesi di un portellone aperto ma sostenendo quella di un situazione meteo che avrebbe spinto la nave oltre i limiti operativi.
“Non ho alcun desiderio di contribuire alle speculazioni e alle affermazioni selvagge che abbiamo visto finora, o suggerire cosa sia realmente accaduto. Solo chi era a bordo in quel momento lo sa, ma posso far luce sulle caratteristiche della nave e alcune delle limitazioni che potrebbero essere coinvolte in questo disastro” ha tenuto a precisare Edwards, elencando poi una serie di caratteristiche tecniche del veliero tra cui l’altissimo albero maestro di 75 metri e una conseguente “zavorra in piombo in più nella scatola della chiglia”.
Primo soccorso alla Bayesian
L’imbarcazione “era solida e idonea alla navigazione per progettazione e, per quanto ne so, ben mantenuta. Tuttavia, uno sbandamento superiore a 45 gradi circa durante il normale stato operativo potrebbe provocare allagamenti e conseguenti perdite se l’allagamento non potesse essere controllato” ha indicato Edwards.
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“Il Bayesian aveva solo una porta a guscio nello scafo, sul lato sinistro a poppa. Dato che era molta vicina alla linea di galleggiamento, veniva usata raramente (ricordando l’extra zavorra, significa che poteva essere aperta solo in condizioni di calma piatta… al 100% non era aperta di notte)” ha scritto l’ex comandante della nave. Inoltre “Non ci sono finestre o oblò apribili, tutti realizzati in vetro marino laminato incollato allo scafo e alla sovrastruttura”.
La scialuppa di salvataggio del Bayesian
“Altri portelli di coperta/aperture della sovrastruttura che violano l’integrità della tenuta stagna sul Bayesian si trovano sulla linea centrale della nave o in prossimità di essa. Affinché questi possano prendere acqua se aperti, la nave dovrebbe essere sbandata ben oltre l’angolo di allagamento menzionato in precedenza, e quindi già allagata tramite condotti/prese d’aria” ha proseguito l’esperto.
In definitiva “le condizioni meteorologiche che potrebbero aver creato circostanze estreme possono verificarsi con pochissimo preavviso ed essendo così localizzate è difficile prepararsi, lasciando all’equipaggio un tempo molto breve per reagire”, ha sostenuto il predecessore del capitano James Cutfield, concludendo: “Gli investigatori dovranno determinare come mai la nave sia stata portata al di fuori dei suoi limiti operativi“.
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Fonte : Fanpage