Almeno 30 persone sono morte nel nord-est del Sudan nel crollo di una diga provocata da un’inondazione. Lo ha reso noto lunedì l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari mentre il Sudan sta vivendo un’intensa stagione delle piogge dal mese scorso, con gravi inondazioni soprattutto nel nord e nell’est del Paese. Le forti piogge hanno inondato la regione di Arbaat, a nord della città di Port Sudan nello Stato del Mar Rosso, causando il crollo della diga di Arbaat.
Secondo i testimoni il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto dei trenta morti finora accertati: fino a 50.000 persone vivono nelle aree colpite dalle innondazioni. La diga di Arbaat si trova a circa 38 chilometri a nord-ovest di Port Sudan, sede de facto del governo dopo che le autorità sono state cacciate dalla capitale Khartoum a causa della guerra scoppiata nell’aprile 2023 tra l’esercito e le forze paramilitari di supporto rapido (Rsf).
#Sudan Flash update
The collapse of Arba’at Dam in Port Sudan, Red Sea State, has severely affected about 50K people living on the western side of the Dam, while the extent of the impact on the eastern banks is still to be assessed.
Read the report :🖇️https://t.co/Q3BIozp7wN pic.twitter.com/RAsNluRB6d
— UN OCHA Sudan (@UNOCHA_Sudan) August 27, 2024
Almeno 132 persone sono morte in Sudan a causa delle inondazioni avvenute durante la stagione delle piogge di quest’anno, e le autorità sudanesi e le Nazioni Unite hanno segnalato un aumento dei casi di colera in seguito delle piogge torrenziali.Le infrastrutture del Paese, già fragili prima della guerra, sono state decimate.
Sudan’s health ministry reports that at least 132 people have died as a result of severe flooding and torrential rains pic.twitter.com/AX0bG02TY8
— TRT World Now (@TRTWorldNow) August 26, 2024
Ma le piogge non stanno colpendo solo il Sudan: un evento più unico che raro sta per verificarsi nel deserto del Sahara, noto come il luogo più arido della Terra. La quantità di pioggia potrebbe non sembrare grande secondo gli standard normali, ma una larga parte del Sahara riceverà ben oltre il 500% delle normali precipitazioni mensili in agosto e settembre. Non capita molto spesso che il deserto del Sahara subisca questi eventi di pioggia. Sono molto rari, meno di una volta ogni decennio in media, ma di solito sono un segno che qualcosa sta forse cambiando nel sistema meteorologico della Terra, indicando uno stato insolito dell’atmosfera.
Ma il Sahara non è sempre stato una landa desolata e calda. Solo poche migliaia di anni fa (6000-11000), era una regione verde con laghi, fiumi e vegetazione lussureggiante. Poi si è venuto a trovare sotto la dorsale subtropicale, un sistema permanente di alta pressione che fa sì che l’atmosfera sia secca e stabile, impedendo la formazione di nubi e precipitazioni. Ora l’ultima previsione del modello GFS mostra le precipitazioni totali previste nei prossimi 16 giorni.
Ciò che vedete è la pioggia che copre una vasta parte del deserto del Sahara. Le quantità potrebbero non sembrare elevate, ma se consideriamo la quantità totale annuale, molte regioni hanno la quantità di pioggia di alcuni anni in pochi giorni.
Fonte : Today