Niantic, la celebre azienda statunitense di videogiochi, ora permette ai suoi utenti di trasformare i propri luoghi del cuore in una mappa 3D. Già da qualche anno, infatti, la compagnia ha coinvolto i giocatori di Wayfarer, Ingress e Pokémon GO nel progetto, invitandoli a scansionare i luoghi in cui si imbattono in cambio di ricompense di gioco, in modo da contribuire alla mappatura di ogni zona del pianeta.
Ora, però, Niantic sembra intenzionata a dare una nuova spinta al suo lavoro. Proprio per questo motivo, di recente la società ha lanciato Scaniverse 4, un’app che consente agli utenti di scansionare luoghi e oggetti in 3D legandoli ai dati di localizzazione, così da poterli poi posizionare su una mappa e permettendo ad altri di poterli scoprire.
Come funziona
Il processo di scansione semplice e pratico, al momento, è disponibile solo per gli utenti iOS. Infatti, una volta selezionata l’opzione “Splats on” – che consente di collegare la scansione ai dati di geolocalizzazione -, gli utenti non devono far altro che muoversi attorno all’oggetto per un tempo tempo massimo di 3 minuti, così da acquisirne una scansione di qualità, che poi sarà elaborata dall’app e posizionata direttamente sulla mappa. Niantic ha dichiarato di sfocare automaticamente i volti e le targhe che appaiono nella scansione così da proteggere la privacy degli utenti. Infine, nel caso in cui fosse presente un oggetto in movimento al momento della scansione, l’app si preoccuperebbe di escluderlo dal rendering finale, per non comprometterne la qualità.
Insomma, Niantic punta a realizzare quello che non è mai stato fatto prima, una mappa 3D dei luoghi del nostro pianeta, in cui ogni dettaglio è visibile alla perfezione, inclusi “la trasparenza delle finestre, i riflessi dell’acqua e le foglie degli alberi”. L’obiettivo della compagnia è quello di mettere le scansioni a disposizione degli sviluppatori, così da permettere loro di ottimizzare i gameplay e/o le esperienze di realtà virtuale. Allo stesso modo, la mappa servirà a Niantic per migliorare l’esperienza dei propri giochi, integrando al meglio mondo virtuale e realtà.
Fonte : Wired
