IL PRESEPIO DI TENO – Un’arte che da sempre è parte dell’identità culturale di questo luogo, come testimonia lo straordinario Presepio di Teno, che si può ammirare tutto l’anno in un’antica casa. Realizzato in 30 anni di lavoro dal maestro artigiano Gaudenzio Straulino (1905-1988), invece che in Terra Santa è ambientato proprio a Sutrio, con riproduzioni in miniatura (e in movimento) delle architetture e delle attività tipiche di un tempo, con le case, la chiesa, le botteghe, i mulini, le segherie, le malghe, i lavori della fienagione e della falegnameria…
MOSTRA-MERCATO – Durante tutto l’evento Sutrio sarà animato dalle bancarelle di un’affascinate Mostra-mercato di artigianato del legno e da laboratori, chioschi enogastronomici, esibizione di scultura e intaglio con motosega, laboratori a tema. A corollario, musica tradizionale dal vivo e menu tipici negli stand e nelle trattorie. Fra le attrattive dell’evento, il Presepe che durante le festività natalizie del 2022 troneggiava in Piazza San Pietro, realizzato da artigiani e scultori di Sutrio e del Friuli Venezia Giulia. Ora lo si può ammirare nel cuore del paese, di fronte all’ufficio della Pro Loco in via Linussio 1. Disposto su una superficie di 116 mq, ospita 18 statue intagliate da 11 artisti, illuminate la sera da 50 punti luce. La cupola del Presepe, sovrastata dall’Angelo, raggiunge un’altezza di 7 metri. Nelle ore serali i dettagli dell’opera sono esaltati grazie al suggestivo gioco di luci proiettate su ogni statua.
IL PRELUDIO ALLA KERMESSE – Il 30 e il 31 agosto, a fare da preludio alla kermesse attorno al legno – e alla festa dedicatagli – ruota un mondo di attività, intrattenimenti, dimostrazioni, incontri e spettacoli, con uno sguardo particolare ai bambini, cui sono dedicati un’intera area e un laboratorio sul legno. Si inizia venerdì 30 agosto con spettacolo teatrale “Il Silenzio” di e con Matteo Fantoni, un’affascinante conferenza spettacolare sulla liuteria, che partendo dal più grande liutaio di tutti i tempi, il cremonese Antonio Stradivari e dal “segreto” che rende così perfetto il suono dei suoi strumenti, parlerà di cose semplici: di suono, di legno, di pialle, della vita e della morte. Uno spettacolo per demolire non tanto il mito in sè, ma l’idea stessa della mitizzazione, dell’altissimo irraggiungibile e su come I’ essere umano, mitizzando, si precluda l’idea di essere pienamente dotato (Sala Polifunzionale, dalle 20.45).
Fonte : TgCom