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Antonio Tajani non molla sulla proposta di Ius scholae per la cittadinanza italiana, anche se chiarisce che “non sarà la priorità”. Il leader di FI ha detto che porterà il tema al tavolo della maggioranza, previsto il 30 agosto. Ma ha tolto ogni dubbio: “Non c’è nessuna possibilità che il governo cada”.
Al tavolo della maggioranza previsto per il 30 agosto, il primo vero momento di confronto politico dopo la pausa estiva che darà definitivamente il via ai lavori sulla manovra, si parlerà anche di Ius scholae. Questa è la promessa fatta da Antonio Tajani, che nelle ultime due settimane ha cavalcato il tema della cittadinanza italiana sottolineando le differenze tra il proprio partito e i due alleati del centrodestra. Ma il segretario di Forza Italia ci ha tenuto a sottolineare: “Io porrò il tema, ma la questione principale deve essere la manovra economica”.
Sia la Lega che Fratelli d’Italia, opposti allo Ius scholae, negli scorsi giorni hanno ribadito più volte che non è nel programma del centrodestra. Un’accusa a cui Forza Italia ha replicato, causando qualche scintilla con il Carroccio, ma su cui Tajani sostanzialmente ha concordato: “La cittadinanza non è la priorità, è un tema che va affrontato ma non sarà centrale”.
Andrà affrontato, per di più, in termini “complessivi”, perché il principio attuale dello Ius sanguinis sta portando a “concedere la cittadinanza a tante persone che vogliono il passaporto solo per interesse loro e non perché si sentono italiane”, ha criticato il ministro. Soprattutto dall’America Latina, ha detto: “Si rifiutano addirittura alcuni di parlare italiano. Vogliono il passaporto e basta. Quindi s’ingolfano le attività di molti Comuni”.
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Anche perché, se si parlasse solamente dello Ius scholae, trovare una posizione condivisa che metta d’accordo gli alleati sembrerebbe impossibile. FI si è schierato decisamente a favore, aprendo di fatto a una collaborazione con le opposizioni (che però dovrà essere verificata in Parlamento). Fratelli d’Italia ha mostrato scetticismo senza prendere una posizione netta, mentre la Lega si è scagliata contro la proposta.
Più di un esponente leghista ha anche affermato che appoggiare lo Ius scholae potrebbe mettere a rischio la tenuta del governo. Su questo, Tajani ha smentito i timori parlato a Rtl 102.5: “La Lega esagera? Assolutamente sì. Non c’è nessuna possibilità che il governo cada“. Per poi ribadire l’autonomia di Forza Italia: “Ognuno è libero di avere delle idee, di fare delle proposte, nell’ambito di un dibattito”.
Dopodiché, ha detto, “non siamo un partito unico. Io rivendico il diritto di dire ciò che ritengo giusto per tutelare gli interessi del nostro Paese. Ci possono essere pareri differenti ma io non litigo con nessuno”. Aggiungendo: “Non vogliamo dare ordini, né prenderne dagli altri. Siamo leali ai nostri elettori“.
Proprio agli elettori si è rivolto Tajani, smentendo anche delle ipotesi che nessuno per il momento aveva fatto, come quelle di un futuro accordo di governo con Pd e M5s: “Non ci sarà mai un governo composto da Forza Italia e dal Movimento 5 stelle, o da Forza e dal Partito democratico. Non lo faremo mai. Noi siamo alternativi”.
FI, ha ripetuto il segretario, è “una forza di centrodestra, e il nostro compito per rafforzare il centrodestra è occupare lo spazio che c’è fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Non dobbiamo guardare a destra, dobbiamo andare a recuperare i consensi che altrimenti prenderebbe la sinistra”.
Fonte : Fanpage