Quanto Consip sta spendendo per digitalizzare la pubblica amministrazione

L’ultimo tassello riguarda il cloud. A metà giugno Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione, ha acceso luce verde ai primi quattro lotti di un contratto da quasi 300 milioni di euro, per finanziare il passaggio al cloud di enti pubblici locali e centrali. L’accordo quadro, denominato “Cloud enabling”, è una delle 17 gare strategiche informatiche bandite da Consip dal 2021 per accelerare la digitalizzazione delle articolazioni dello Stato. Dalla gestione dei dati alla sanità, dalla cybersecurity allo sviluppo di servizi innovativi. A budget ci sono in totale 10,2 miliardi di euro, per comprare tecnologia, servizi e strategie di implementazione. A tendere, entro fine anno il tesoretto dovrebbe raggiungere quota 13 miliardi.

Il cloud e le altre gare

La fetta più grossa finora è rappresentata proprio dal cloud. Alla nuvola vanno quasi due terzi delle risorse stanziate da Consip, circa 7,3 miliardi complessivi nelle gare assegnate dalla centrale acquisti della pubblica amministrazione. Buona parte è destinata al servizio sanitario nazionale. E in particolare alla migrazione in cloud, alla creazione di spazi virtuali di archiviazione, allo sviluppo di software e alla manutenzione delle piattaforme. La prima gara è stata bandita nel 2020 e assegnata a pezzi, tra il 2021 e il 2023, essendo suddivisa in nove lotti. I primi dei quali sono già andati esauriti. Anche il lotto numero uno dell’ultima gara sul cloud, che fornisce servizi per accelerare il passaggio degli enti pubblici alla nuvola, è andato a ruba. In poche settimane dal lancio di giugno, gran parte dei 47 milioni di consulenza acquistati da Consip e destinati agli apparati centrali dello Stato sono stati opzionati.

D’altronde la migrazione verso il cloud è uno degli obiettivi digitali del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), così come del Piano triennale dell’informatica nella Pa, sviluppato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid). Già un’altra maxi gara da mezzo miliardo per il cloud pubblico era stata bandita dalla centrale acquisti nel 2019 e assegnata tra il 2021 e 2022, ma di cui si sono esauriti i fondi. Non è un caso che, complice la realizzazione del Polo strategico nazionale, l’infrastruttura dove archiviare i dati strategici dello Stato, i grandi colossi del cloub abbiano aumentato gli investimenti in Italia. E che Amazon web services, finora rimasto alla finestra, come svelato per primo da Wired, stia proprio cercando un accordo per diventare il quarto fornitore del Polo.

Gli appalti digitali della centrale acquisti servono a coprire altre attività della migrazione al cloud. Nella rosa delle 17 gare strategiche di Consip due operazioni ad hoc per il mondo sanitario (valore complessivo, 1,5 miliardi), appalti per la sicurezza, per la gestione dei dati e oltre 600 milioni per la trasformazione digitale.

Chi vince nella corsa agli appalti

Wired ha analizzato tutti i lotti per identificare le aziende che hanno vinto più appalti con Consip. La centrale acquisti, infatti, si occupa di siglare i contratti, sfruttando il suo peso specifico di rappresentante della pubblica amministrazione nazionale per strappare migliori condizioni. Dopodiché, sta ai singoli uffici attivare la “convenzione Consip”, ossia navigare tra le offerte disponibili (sì, proprio come in un qualsiasi ecommerce), verificare la disponibilità del prodotto o del servizio e accordarsi con il fornitore per usufruirne.

Fonte : Wired