L’esercito israeliano nella notte ha avviato degli “attacchi preventivi” in Libano per “prevenire attacchi di Hezbollah in larga scala” e ha invitato la popolazione ad allontanarsi dalle zone in cui opera l’organizzazione. Netanyahu: “Questa mattina all’alba abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah, che era pronto ad attaccare Israele, abbiamo dato ordine all’esercito di agire subito per eliminare la minaccia”.
Il ministro degli Esteri israeliano Gallant: “Israele non vuole una guerra totale”, e dichiara lo stato di emergenza per le prossime 48 ore.
Hezbollah ha lanciato ”più di 300 razzi Katyusha con l’obiettivo principale di tenere occupato il sistema Iron Dome, consentendo così il passaggio dei droni che sono riusciti a entrare nello spazio aereo di Israele”. Lo ha detto il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah sottolineando che ”per la prima volta sono stati lanciati razzi dalla Valle della Bekaa”.
Ulteriori attacchi contro Israele da un Paese diverso dal Libano, che potrebbe essere lo Yemen, sono attesi nei prossimi giorni: lo rivela una fonte della sicurezza alla Bbc.
”Israele ha posto nuove condizioni per accettare l’accordo e ha fatto marcia indietro su quanto concordato in precedenza. La delegazione ha informato oggi i mediatori della nostra posizione: non accetteremo ritiri da quanto concordato il 2 luglio o nuove richieste”. Lo ha dichiarato l’alto funzionario di Hamas Osama Hamdan al canale Al-Aqsa nella giornata del nuovo round di negoziati al Cairo per un cessate il fuoco a Gaza.
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Fonte : Sky Tg24