Rubinetti con sensore, come funzionano e perché aiutano a risparmiare

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Fino a qualche tempo fa erano prerogativa esclusiva di locali pubblici, attività commerciali e uffici. Oggi i rubinetti con sensore entrano sempre di più nelle abitazioni private, dove trovano collocazione sia in bagno che in cucina su lavandini e lavabi, ma anche nelle vasche e nei box doccia. Facili da installare, sicuri e tendenzialmente accessibili dal punto di vista economico rappresentano un trend in crescita, prestandosi a diventare una valida alternativa ai miscelatori tradizionali. Vi spieghiamo perché.

Cosa sono e come funzionano

I rubinetti con sensore sono del tutto simili ai modelli standard, con un’unica differenza: l’erogazione dell’acqua non avviene mediante contatto, ma semplicemente avvicinando le mani al dispositivo. Questo perché all’interno è presente un sensore a infrarossi che rileva il movimento del nostro corpo e attiva in automatico il getto d’acqua. Quando ci allontaniamo, non registrando più la nostra presenza, la fotocellula blocca l’erogazione e chiude il rubinetto autonomamente.

Il meccanismo è generalmente alimentato da batterie alcaline a lunga durata che assicurano un’autonomia di anni. Per quanto riguarda invece la temperatura, non essendoci alcuna regolazione manuale attraverso manopole distinte per l’acqua calda e l’acqua fredda, è possibile preimpostare i gradi centigradi desiderati utilizzando un’apposita levetta laterale. Per le soluzioni più smart e moderne, c’è l’opzione di controllo a distanza tramite telecomando o addirittura da app su smartphone, da cui per esempio si possono impostare la distanza di attivazione e i tempi di erogazione.

Tutti i vantaggi

I benefici non sono pochi e sono tutti reali e tangibili. Vediamoli brevemente:

  • Risparmio energetico: è il primo grande vantaggio dei rubinetti elettronici. Quante volte capita di far scorrere l’acqua inutilmente quando ci si lava i denti o ci si insapona le mani? Installare un rubinetto con fotocellula significa far defluire il getto d’acqua solo quando serve davvero: zero sprechi, zero consumi in eccesso. Un bene per l’ambiente ma anche per i costi energetici in bolletta.
  • Sicurezza: i rubinetti con sensori azzerano le probabilità di allagamento. Chiudendosi da soli, è praticamente impossibile dimenticarsi un miscelatore aperto e rischiare di bagnare mezza casa per una distrazione.
  • Praticità: rispetto ai rubinetti manuali, sono sicuramente più comodi in svariate occasioni o per specifiche categorie di persone. Ad esempio, quando si spadella in cucina e c’è bisogno di sciacquare al volo le mani impiastricciate. Oppure pensiamo ai bambini e alle persone anziane che possono avere difficoltà nel ruotare le manopole di un rubinetto tradizionale.
  • Igiene: un rubinetto contact free non va toccato con le dita, che – come si sa – possono portare con sé (e lasciare sulle superfici) virus, batteri e altri agenti potenzialmente pericolosi per la salute. Questo aspetto è particolarmente utile per le famiglie numerose o in contesti in cui uno stesso rubinetto può essere condiviso da molte persone.

5 rubinetti con sensore per la casa

Per chi ha deciso di tuffarsi nell’acquisto di un rubinetto touchless ma non sa bene da dove iniziare a cercare, abbiamo raccolto una piccola selezione di prodotti validi e di qualità, tra cui compaiono anche marchi noti del settore. Nel mettere assieme la nostra proposta, abbiamo cercato di considerare più contesti di installazione (tutti comunque domestici), abbracciando fasce di prezzo e stili estetici differenti.

Chi poi oltre a cambiare la rubinetteria fosse interessato anche a rinnovare gli elettrodomestici del bagno o della cucina in un’ottica di risparmio energetico, può trovare ispirazione nelle nostre gallery dedicate alle migliori lavatrici smart per lavare il bucato con un occhio di riguardo all’ambiente e alle lavastoviglie in classe A che consumano poco.


Fonte : Wired