Furti in casa: ecco come fanno i ladri a sapere quando siamo fuori

Meno di dieci minuti: per la precisione bastano 8 minuti per saccheggiare un appartamento. Una media di 31 case svaligiate ogni giorno. “Chiavari specializzati” capaci di fabbricare chiavistelli di ogni tipo in grado di aprire anche le serrature più moderne e complesse. Ma anche acido, “topolino decoder” e chiave bulgara, ovvero un passepartout per aprire i cilindri di sicurezza con chiave punzonata. Sono solo alcune delle tecniche attraverso le quali i cosiddetti “topi d’appartamento” hanno messo a segno centinaia di furti negli ultimi mesi in Italia. La capitale dei furti in appartamento è Roma, come si scopre da un’indagine pubblicata dal Sole24Ore nel suo report annuale “Indice sulla criminalità”.

La Città Eterna va in controtendenza rispetto al resto del Paese, con un incremento dell’11 per cento in più di furti in appartamento rispetto alla media nazionale. A parlare sono i dati: nel volgere di un anno sono stati oltre 1300 in più. Le denunce sono infatti passate dalle 10.266 del 2021 alle 11.600 dell’anno successivo (2022). Dati che hanno fatto scalare Roma di due posizioni nella non invidiabile classifica nazionale che dal 34esimo l’ha portata 32esimo posto. In totale in un anno sono stati 1.334 in più i furti in casa messi a segno nell’Urbe.  

Dai social ai fili invisibili: cosa fare per evitare la “visita”

Come si legge in maniera chiara nell’Indice sulla criminalità, che dal 2016 fotografa le denunce registrate (relative al totale dei delitti commessi sul territorio dell’anno precedente), i dati sui furti in appartamento vedono Roma al posto 32. Nel 2022 sono stati commessi 11.600 furti. Una media di 275,1 ogni centomila abitanti. Ovvero 31 case “visitate” ogni giorno. Un’amara classifica che vede al primo posto fra le città italiane Pisa (con una media di 420,3 furti ogni 100mila abitanti), seguita da Pavia (398,9 ogni 100mila abitanti) con Monza e la Brianza a chiudere il podio (360,6 la media). 

Costretto a cambiare casa dopo 39 furti – di Davide Petrizzelli

Ma come fanno i ladri a conoscere quali case sono vuote? Un aiuto ai malintenzionati in tal senso può arrivare dai social network, motivo per cui è sempre sconsigliato rendere pubblico il fatto di non essere in casa e postare fotografie dal luogo della vacanza. Ci sono ladri che si inseriscono nei gruppi di quartiere, al fine di conoscere quante più notizie sulle potenziali vittime, fino a decidere chi colpire e successivamente ad agire quando queste persone “seguite” pubblicano le loro fotografie in vacanza, oppure fanno capire dai loro post di non essere in città. Ecco tutti i trucchi dei ladri e cosa fare per difenderci.

Leggi l’inchiesta integrale di Mauro Cifelli

Fonte : Today