Dybala-Roma, la “Joya” è ancora Capitale. Storia di un dietro-front (che tale non è)

Gli elementi per la realizzazione di una serie Tv ci sono tutti, con tanto di “plot twist” finale. Perché, in fondo, tale si è rivelata la storia biennale tra la Roma e Paulo Dybala: un amore sbocciato all’arrivo della “Joya” nella Capitale ed andato avanti nella buona sorte ma soprattutto nelle avversità, manifestatesi sotto forma di problemi fisici e di delusione per la finale di Europa League persa. Ci sono stati gli antagonisti, vale a dire altri club che ingolositi dall’accessibile clausola rescissoria lo hanno corteggiato provando ad interporsi tra i due innamorati, fino a far vacillare l’argentino una manciata di giorni fa con quei 75 milioni di euro messi sul piatto e la promessa di un triennio da califfo nel dorato mondo del calcio saudita, capace di sedurre già diversi suoi colleghi.

Nell’ambiente giallorosso si capisce che farlo restare sarà impresa ardua, che come nei romanzi rosa è meglio lasciar andare qualcuno piuttosto che trattenerlo contro la sua volontà. Ma il colpo di scena è lì che aspetta: il balletto dei “se ne va”, “non è detto”, “ha già l’accordo” diventa il tema centrale degli ultimi giorni fino alla decisione, definitiva. “Ciao Roma, ci vediamo domenica”, il messaggio social che inizia con due parole le quali sembrano un saluto più incline ad un addio che non ad un arrivederci, e si conclude con l’appuntamento alla prossima sfida che la formazione di De Rossi disputerà e che quindi lo vedrà in campo. E che rendono quasi surreale la seduta di allenamento di ieri, dove ha salutato tutti per quello che sembrava davvero un congedo, ipotesi anche avallata da alcuni messaggi privati che a quanto pare sono stati recapitati ad alcuni telefonini delle persone a lui più vicine.

Poi, il dietro front. Che proprio tale non è, perché al netto delle indiscrezioni più di un dubbio si era insinuato nella “Joya” ragionando su un’avventura che avrebbe sortito l’effetto non solo di precludergli – con ogni probabilità definitivamente – la possibilità di vincere ancora qualcosa nel vecchio continente, ma anche di mettere in discussione la sua regolare presenza nell’Albiceleste, in considerazione della concorrenza costituita da un numero elevato di pari ruolo protagonisti in campionato ben più performanti di quello arabo ed in vetrina nelle competizioni più importanti. Così come non si sono dissipate le perplessità del club, che avrebbe legittimamente preteso una cifra più alta per liberare il suo fuoriclasse (e non i 3 milioni che sembra siano stati proposti dall’al Qadsiah) utile anche per essere reinvestita nel suo sostituto.

Roma e Dybala, quindi, ancora insieme. E di conseguenza, anche quest’ultima porzione di mercato subirà qualche modifica. Perché gli oltre 7 milioni alla voce “uscite” nel bilancio per stipendiare l’argentino restano (dal prossimo anno, con il rinnovo automatico legato alle presenze da titolare, saranno anche di più), e perché logicamente gli incassi derivanti dalle cessioni ed il tesoretto a disposizione saranno destinati a puntellare gli altri reparti. Ci sarà poi da chiarire la collocazione nello scacchiere di De Rossi, il quale potrebbe varare quel 4-3-3 che significherebbe gradire – come esterni offensivi – elementi dalle caratteristiche diverse da Dybala. Questioni che saranno valutate a breve, ma non oggi: perché adesso è il momento del sollievo, è il momento della “Joya”, in tutti i sensi, come quella esternata da alcuni tifosi giallorossi che in piena notte hanno voluto festeggiare sotto l’ambizione del loro campione una volta appresa la sua scelta.

Fonte : Today