Per Kamala Harris è arrivata l’opportunità della vita, quella della nomination democratica e del suo discorso alla convention di Chicago. Sul tema dell’immigrazione arriva l’attacco di Donald Trump all’esponente democratica, con il tycoon che ribadisce di voler continuare la costruzione del muro al confine con il Messico per fermare gli arrivi irregolari. “Con i democratici alla Casa Bianca – ha scritto il tycoon – gli Usa sarebbero ridotti in cenere”.
Kamala Harris a Chicago per la nomination democratica
L’intervento di Harris alla convention dem di Chicago verte sui temi a lei più cari: la sua storia di figli di immigrati della classe media, la sua carriera da procuratore, la sua visione di gioia e speranza in contrasto con l’oscurantismo e le divisioni di Donald Trump – non a caso il tema della serata è ‘For our Future’ – e la rivendicazione del patriottismo come un valore dei democratici e non solo appannaggio di un certo estremismo di destra. Ma c’è spazio anche per l’immigrazione, uno dei temi caldissimi di questa campagna, e per la guerra a Gaza, altra nota dolente dell’amministrazione Biden sulla quale finora la candidata non ha voluto sbilanciarsi. Il principale autore del discorso è Adam Frankel, ex speech writer di Barack Obama e ora stretto consigliere di Harris. Ma persone informate riferiscono che la vice presidente ha rivisto il discorso riga per riga dando il suo contributo e modificandolo. E poi lo ha provato almeno tre volte, qui a Chicago nell’albergo in cui alloggia – il Park Hyatt hotel – all’Howard University di Washington, il più prestigioso college per neri d’America e in Arizona, durante la sua prima visita nello Stato in bilico.
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Trump attacca Harris sui migranti: “Continuare la costruzione del muro”
Donald Trump è volato in Arizona e ha visitato la frontiera col Messico per attaccare Kamala Harris sul suo tallone d’Achille: l’immigrazione. Nel frattempo spera di veder migrare nel suo campo i voti del candidato indipendente Robert F. Kennedy Jr, che parlerà a Phoenix del futuro della sua campagna, probabilmente annunciando il ritiro dalla corsa con l’endorsement al tycoon e raggiungendolo forse poco dopo in un comizio alla periferia della stessa città. In palio c’è un posto nell’amministrazione di Trump, se vincerà. Scopo del blitz alla frontiera sud, ha spiegato l’ex presidente, è “affrontare la piaga della criminalità e degli stupri da parte dei migranti che la cosiddetta zarina del confine, la compagna Kamala Harris, ha scatenato in America”. Un “incubo”, promette, che finirà “immediatamente con la nostra vittoria a novembre!”. Oltre a “ispezionare” il confine meridionale, Trump incontra i cari delle vittime “attaccate e uccise da immigrati illegali liberati in America dalla compagna Kamala Harris”, che in caso di vittoria “porterà centinaia di migliaia di altri stupratori, spacciatori e assassini immigrati illegali”, rendendo l’America “il Paese più pericoloso al mondo” e “regredendolo allo status di terzo mondo molto rapidamente!”. E aggiunge: “Ho intenzione di continuare la costruzione del muro al confine, ci protegge”.
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Fonte : Sky Tg24