“Intrappolati come topi, hanno cercato aria fino all’ultimo”: così le vittime del Bayesian hanno tentato di salvarsi

Intrappolati come topi, mentre il veliero imbarcava acqua prima di  inabissarsi davanti alla costa di Porticello (Palermo), i passeggeri del Bayesian hanno tentato di salvarsi cercando aria sul lato opposto dell’imbarcazione rispetto a quello in cui si trovavano. È quanto emerge dalle ultime ricostruzioni sul naufragio, possibili grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, incrociate con l’analisi delle piante dello yacht. Cinque delle 6 vittime accertate sono infatti state ritrovate in camere diverse rispetto a quelle indicate dai superstiti.

Il veliero sarebbe affondato dalla prua, le vittime hanno cercato aria fino all’ultimo

Ciò indica che, mentre le 15 persone rimaste vive sono riuscite a mettersi in salvo gettandosi in mare, i 7 dispersi – di cui 6 ritrovati senza vita – hanno cercato di spostarsi nelle zone non ancora sommerse della barca. Che, secondo gli ultimi accertamenti tecnici, sarebbe iniziata ad affondare dalla prua, per poi ribaltarsi lentamente sul fianco destro.

Angela Bacares, la moglie del magnate britannico Mike Lynch – il cui corpo è stato ritrovato nello scafo -ha raccontato agli inquirenti che a rivelare il primo segnale della tempesta sarebbe stata una ”leggera inclinazione” che l’ha svegliata.  

Proseguono le ricerche per trovare l’ultima dispersa

All’appello manca ora solo la figlia 18enne dello stesso Linch, Hannah. Le ricerche dei sommozzatori continuano senza sosta, nonostante la difficoltà in cui si trovano ad operare: “A 50 metri di profondità, possono stare non più di 12 minuti ciascuno. Si sta cercando la ragazza che potrebbe essere intrappolata in una camera e coperta da suppellettili e da materassi galleggianti”, hanno riferito alcuni soccorritori. 

Il veliero di 56 metri si trova ora sul fondale, appoggiato sul fianco destro. Dalle ultime ispezioni risulterebbe quasi intatto, dunque non avrebbe sbattuto contro scogli o altri ostacoli. L’ipotesi è che uno dei portelloni del ponte superiore sia stato lasciato aperto e che il sistema automatico che sigilla la nave in caso di pericolo possa essere stato attivato in ritardo. 

La Procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colposi, al momento senza indagati, ma la situazione potrebbe cambiare nelle prossime ore.

Fonte : Today