Non si arresta la tragica scia di sangue delle vittime sul lavoro in Italia. Un operaio di 22 anni è morto dopo essere rimasto incastrato in un nastro trasportatore per la compattazione dei rifiuti, mentre si trovava al lavoro a Monza in un’azienda che si occupa di servizi ambientali. L’incidente è avvenuto questo pomeriggio, mercoledì 21 agosto, poco prima delle 16. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e gli agenti della questura di Monza e i soccorritori. Inutili i tentativi di rianimare il giovane: i sanitari intervenuti non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Per estrarre il corpo ormai senza vita dal macchinario è stato necessario l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco del Comando di Monza e Brianza, accorse nella sede della ditta insieme al personale di Ats, che è al lavoro per ricostruire esattamente quanto accaduto, e alla polizia scientifica, che si è occupata dei primi rilievi. Non è ancora stata chiarita, infatti, la precisa dinamica della tragedia. A quanto emerso dai primi accertamenti, però, sembrerebbe che l’incidente sia avvenuto mentre l’operaio era impiegato nella pulizia del nastro trasportatore. Ancora da valutare se vi sia stata una condotta errata da parte del lavoratore, forse dovuta anche a una distrazione o a un’imprudenza, o se siano entrati in gioco altri fattori. Dalle prime attività investigative risulta che la vittima era regolarmente assunta dall’azienda con un contratto di somministrazione.
La Procura di Monza, che ha già disposto il sequestro del macchinario e l’autopsia sul corpo del giovane, aprirà nelle prossime ore un fascicolo per omicidio colposo, che in una prima fase potrebbe essere anche a carico di ignoti.
Fonte : Today