“Io, schiavo in aeroporto, sollevo 20mila chili di bagagli”: chi sono le vittime della puntualità

Irene Fassini, Giada Valdannini

Irene Fassini, Giada Valdannini 22 agosto 2024 06:59

Negli aeroporti italiani, come Milano Malpensa e Roma Fiumicino, i lavoratori dell’handling affrontano condizioni di lavoro sempre più difficili. A Malpensa, il personale che si occupa della gestione bagagli e dell’assistenza ai passeggeri lavora in turni estenuanti e in condizioni climatiche estreme, con temperature che possono superare i 60 gradi vicino ai motori degli aerei. Questi lavoratori, spesso assunti con contratti precari, sono costretti a prolungare i loro turni e a rinunciare alle pause necessarie, mettendo a rischio la loro salute.

Anche a Fiumicino, nonostante i record di traffico passeggeri e i numerosi riconoscimenti, la situazione lavorativa è critica. La carenza di personale, unita ai turni irregolari e alle temperature elevate, causa un alto tasso di abbandono, soprattutto tra i giovani. I lavoratori rimasti devono gestire un volume elevato di operazioni in tempi molto stretti, aumentando lo stress e il rischio di incidenti.

Un addetto al piazzale a Malpensa (foto MilanoToday)

Queste difficoltà sono aggravate dalla precarietà dei contratti e dai salari inadeguati. Nonostante i tentativi di stabilizzazione, molti lavoratori faticano a ottenere un reddito sufficiente per vivere dignitosamente, finendo spesso a cercare lavoro all’estero. Questa situazione evidenzia un grave disallineamento tra i successi economici degli aeroporti e il benessere dei loro dipendenti, sollevando preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine del settore.

Fuga da Fiumicino – L’inchiesta integrale di Giada Valdannini
Fuga da Malpensa – L’inchiesta integrale di Irene Fassini

Fonte : Today