VIUZZE MEDIEVALI – Il borgo alto, che sovrasta la marina di Grottammare, viene affettuosamente chiamo dai locali “il vecchio incasato”: un gruzzolo di case antiche e viuzze medievali incorniciate da aranceti e agavi. Lungo il cammino per raggiungere Grottammare Alta, la visita del borgo inizia con la seicentesca Villa Azzolino, commissionata dal cardinale Decio Azzolino nel XVII sec., dove soggiornò Cristina di Svezia. Tra i vicoli del centro storico spiccano il Torrione della Battaglia e la Chiesa di Sant’Agostino del XVI secolo, nel cui interno è conservata una Madonna della Misericordia di Vincenzo Pagani (1577), e nella vicina Piazzetta Peretti, cuore del borgo, sorge il Teatro degli Aranci con il suo particolarissimo portico a balcone che regala un bellissimo belvedere sulla costa. Da segnalare anche il Museo Sistino con cimeli e dipinti legati alla figura di Sisto V, allestito nella Chiesa di San Giovanni Battista, edificio di antica origine ristrutturato da Pietro Maggi. Ma l’elemento architettonico più imponente del Vecchio Incasato è la Chiesa di Santa Lucia, fatta erigere da Sisto V in prossimità della propria casa natia.
I RUDERI DEL CASTELLO – Si procede poi verso la sommità del borgo, dove dominano i Ruderi del Castello, le cui mura più antiche risalgono al XII sec. e, dal 2018, il Parco di Monte Castello, il più suggestivo di Grottammare, che delizia con uno spettacolare panorama sul mare. Scendendo verso la litoranea, tra il XIX e il XX secolo, grazie all’arretramento del mare, è stato possibile piantare rigogliose pinete e costruire a ridosso del litorale numerose ville in stile liberty, tra cui il pregevole villino Matricardi, che si affacciano su un viale di palme e di oleandri e che ancora oggi impreziosiscono il lungomare sottostante della Marina.
OFFERTA GASTRONOMICA – Oltre alla sua vivacità, l’altra cosa che colpisce di Grottammare, è la sua bellezza curata nei minimi dettagli: ammirare i suoi palazzi e le chiese antiche perfettamente conservate, passeggiare per le sue piazzette ed i suoi vicoli, è un piacere per gli occhi. Ad accompagnare la splendida vista sul mare è la ricca offerta gastronomica del borgo, basata principalmente sulla cucina marinara che spesso unisce al sapido pescato dell’Adriatico le verdure dell’entroterra. Tra i piatti a base di carne si annoverano il timballo e il tipico fritto misto, che nell’ascolano è noto per le olive di carne e cremini fritti.
Fonte : TgCom