Sono stati recuperati cinque corpi dei sei dispersi del naufragio dello yacht Bayesian a Palermo all’alba del 19 agosto, giorno in cui una tromba d’aria ha colpito violentemente la barca a vela di lusso dove il tycoon inglese Mike Lynch, fondatore delle società informatiche Autonomy e del gruppo di cybersicurezza Darktrace, si trovava con la famiglia e alcuni amici.
Secondo Repubblica, i corpi sono stati identificati come quelli dello stesso Lynch, del presidente della banca d’affari Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, dell’avvocato americano Chris Morvillo e di una donna, probabilmente la figlia diciottenne di Lynch, Hannah. Dopo le prime ricerche i soccorritori avevano perso le speranze di poter trovare vivi i sei dispersi dei 22 ospiti a bordo della nave al momento del naufragio.
I sub lavorano a Porticello, nel Palermitano, senza sosta da giorni. Dopo le difficoltà riscontrate dai sub nel riuscire ad avanzare negli spazi molto stretti dell’imbarcazione, a 50 metri di profondità e adagiata sulla fiancata di dritta, i ricercatori sono riusciti finalmente a entrare all’interno dello scafo, aiutati anche dal veicolo subacqueo a controllo remoto Rov.
Il robot
Questo robot che sta dando una mano nelle operazioni di ricerca è capace di operare sul fondale marino, fino a una profondità di 300 metri e ha un’autonomia tra le 6 e le 7 ore. Il mezzo messo in campo dalla Guardia Costiera, è dotato di un’avanzata tecnologia che consente di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate, puntando a fornire elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura della Repubblica di Termini Imerese, che ha aperto un fascicolo di inchiesta. Le ricerche sono state complesse e i due corpi sono stati trovati dietro alcuni materassi nelle cabine dello yacht.
Le indagini proseguono
James Catfield, 51 anni, comandante del veliero britannico e tra i superstiti del naufragio, è stato sottoposto a due ore di interrogatorio per far luce sulle cause del naufragio. I sub sono stati attirati dalla grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata perché il veliero si trovava in rada a largo di Porticello. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, deve assicurare stabilità all’imbarcazione.
Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di alcune telecamere del litorale, nel giro di un minuto. Sullo scafo non sono state individuate falle e, diversamente da quanto riportato inizialmente, l’albero maestro della barca a vela è integro e non si è spezzato, come riferito da alcuni testimoni ascoltati nelle ore immediatamente successive al naufragio. Con le sue 473 tonnellate di stazza lorda e 56 metri di lunghezza, il Bayesian si fregiava del record del più alto albero in alluminio, ben 75 metri.
Gli uomini della Concordia
Alle attività di ricerca si sono uniti inoltre anche i sub che avevano preso parte nelle ricerche della Costa Concordia, la nave da crociera affondata nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 a largo dell’isola d’Elba. Un modo questo per dare anche più supporto alle operazioni, intensificando le immersioni e cercando di arrivare nella zona delle cabine, che si trova nella parte più in basso dello scafo. I primi due corpi recuperati si trovavano dietro alcuni materassi.
La situazione dei dispersi
A bordo del Bayesian c’erano in tutto 22 persone: di queste 15 sono state tratte in salvo. Tra queste, la moglie di Lynch, Angela Bacares, peraltro titolare della società dell’Isola di Man (un paradiso fiscale inglese), che possiede l’imbarcazione. Una è la vittima di cui si conosce l’identità: il cuoco di bordo Ricardo Tomas.
Fonte : Wired