La prima IA di Nvidia si chiama ACE ed è (ovviamente) fatta per i videogiochi

Fra i principali protagonisti della rivoluzione delle intelligenze artificiali, Nvidia ha sin qui giocato un ruolo di primo piano nel campo dell’hardware ma adesso è pronta a fare il salto anche dall’altra parte. A occuparsi del software, con una sua IA di cui ha svelato ulteriori dettagli alla GamesCom di Colonia, fra i più importanti eventi al mondo dedicati al gaming.

La novità si chiama ACE, ha alla base un modello di linguaggio di piccole dimensioni sviluppato dall’azienda americana (si chiama Nemotron-4 4B Instruct), dovrebbe dare ai personaggi non giocanti (gli NPC che chi gioca incontra durante le varie partite) voci, capacità di conversazione e comportamenti più credibili e realistici e debuttare nel 2025 in Mecha Break, un videogioco di combattimento fra mech atteso su PC, Xbox e PlayStation 5.

NPC migliori e un assistente personale

Secondo quanto spiegato, i giocatori potranno “interagire con i vari personaggi parlando naturalmente” e gli NPC potranno “vedere” chi gioca attraverso la webcam, con le loro voci che saranno realizzate usando vari modelli di IA che funzioneranno sia sul dispositivo sia grazie alle elaborazioni fatte nel cloud.

Nel breve filmato di accompagnamento fatto vedere alla GamesCom e poi pubblicato su YouTube (si vede qui sopra), la chiacchierata non sembra onestamente molto naturale, ed è sicuramente meno convincente delle interazioni mostrate a maggio 2023, ma forse è anche colpa del fatto che la situazione riprodotta era meno coinvolgente (il briefing di una missione invece di una chiacchierata in un bar). Le reazioni del pubblico sono state probabilmente meno entusiaste di quello che Nvidia si aspettava, anche se non va dimenticato che mancano ancora parecchi mesi al debutto del gioco e di questa nuova IA.

Più importante: questo è solo il primo passo per integrare le IA generative e conversazionali nei videogiochi, tanto che proprio Nvidia ne ha un secondo da compiere. Che potrebbe addirittura essere più interessante, o comunque utile: l’azienda sta anche lavorando a Project G-Assist, un assistente virtuale, ovviamente dotato di intelligenza artificiale, che dovrebbe essere in grado di aiutare i gamer mentre stanno videogiocando. Aiutarli più o meno in tutto, dai consigli sulla configurazione migliore del PC (arrivando anche a intervenire sui vari parametri) sino a suggerimenti su come affrontare una missione, sconfiggere un boss, sulle armi da utilizzare e le strade da seguire. Sono i tips & tricks che una volta cercavamo sulle riviste, che oggi cerchiamo su YouTube e online e che domani potremo ricevere semplicemente chiacchierando con il nostro computer. O con il joypad, per i più dotati di immaginazione.

@capoema

Fonte : Repubblica