Stati Uniti, la convention dei Democratici punta su un esercito di influencer

Feste in yacht, spuntini gratuiti e lounge riservate: ecco come si è presentata finora la convention nazionale del Partito democratico degli Stati Uniti a Chicago per gli influencer e i creator. Per la prima volta in assoluto, sono stati accreditati 200 creatori di contenuti per raccontare l’evento, un’iniziativa che rientra nel tentativo da parte dei democratici americani di raggiungere l’elettorato più giovane. Ma mentre queste personalità del mondo di internet ricevono un trattamento da vip, i giornalisti accreditati faticano persino a trovare una presa per collegare i loro laptop.

Nella prima giornata della convention, che ha preso il via lunedì, le file per i controlli di sicurezza si snodavano attraverso diversi isolati della città. Influencer, delegati, membri del Congresso e giornalisti sono rimasti bloccati in coda. Entrare e uscire dallo United center, il palazzetto che ospita il congresso, si è rivelato un’impresa, con creator e giornalisti che hanno dovuto fare un’ora di fila per passare attraverso i controlli.

Il tappeto rosso per gli influencer

All’interno dello United center, però, la situazione era completamente diversa. Gli influencer accreditati hanno a disposizione almeno quattro postazioni per le riprese. C’è una piattaforma a tre livelli in platea con un affaccio diretto sul palco. I creator sono ammessi anche nelle gallerie con la stampa tradizionale. Lunedì, molti influencer hanno passato la maggior parte del tempo in una delle due sale a loro riservate, all’interno delle quali lo staff della convention riforniva i tavoli del catering di vino e di cibo gratis.

Prima di arrivare al palazzetto, i creatori di contenuti sono stati invitati a un party esclusivo su uno yacht, dov si sono intrattenuti con i membri del comitato elettorale della candidata democratica alla presidenza Kamala Harris e con Gwen Walz, moglie del governatore del Minnesota a candidato vice dem Tim Walz.

Media trascurati

I servizi e l’ampio accesso riservati agli influencer sono in netto contrasto con quanto la convention del Partito democratico ha messo a disposizione della stampa, nonostante giornalisti e creator abbiano un pass simile. I media accreditati per l’evento sono 15mila e nonostante alcune grandi testate hanno avuto a disposizione delle roulotte all’esterno dello United center, in generale i giornalisti si sono lamentati per via di un accesso alla platea e spazi di lavoro di gran lunga inferiori rispetto ad altri congressi del partito. In alcuni casi è stato difficile anche solo trovare un posto a sedere. In una delle sezioni riservate alla stampa, poi, non c’erano abbastanza prese di corrente per i giornalisti presenti.

Temiamo che la decisione di ridurre di centinaia di unità lo spazio di lavoro rispetto alle precedenti convention ostacoli la capacità dei giornalisti di coprire la natura storica di questa convention“, ha dichiarato martedì a Wired US lo Standing committee of correspondents, un’organizzazione statunitense che rappresenta i giornalisti che seguono le convention. L’ente ha esortato il Partito democratico ad aumentare significativamente lo spazio assegnato ai giornalisti della carta stampata.

Il ruolo degli influencer nella politica degli Stati Uniti

Gli influencer sono ormai parte integrante della strategia digitale delle campagne elettorali di entrambi i principali partiti americani. Lunedì il New York Times ha riferito che al congresso dem dovrebbero parlare cinque creator. Alcuni di questi relatori sono influencer di lifestyle, mentre altri realizzano contenuti dedicati a questioni specifiche come i diritti riproduttivi.

Portare i creator alla nostra convention moltiplicherà la nostra estensione e farà sì che tutti possano assistere alla democrazia in azione – ha dichiarato in un comunicato dell’inizio del mese Cayana Mackey-Nance, direttrice della strategia digitale del comitato che organizza l’evento –. Siamo fiduciosi che quando il mondo guarderà a Chicago in agosto sui telefoni, tablet o televisori, vedranno esattamente chi sono i Democratici e il futuro per cui stiamo combattendo“.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

Fonte : Wired