Sanremo 2025, perché il nuovo regolamento sta facendo discutere

Non è ancora finita l’estate ma c’è già chi ha la mente proiettata a Sanremo 2025. La prossima edizione del festival della canzone italiana si svolgerà dall’11 al 15 febbraio 2025, ma da una parte ci sono numerosissimi fan che cercano anticipazioni in ogni angolo e da ogni fonte e dall’altra c’è Carlo Conti con la sua squadra alacremente al lavoro per preparare le novità di questa kermesse, dopo il quinquennio firmato Amadeus. E proprio nelle scorse ore Conti ha reso pubblico quello che sarà il Regolamento del prossimo festival, 36 pagine in cui si spiegano non solo il funzionamento delle varie serate, con l’organizzazione delle scalette e la distribuzione dei voti della giuria, ma anche i criteri secondo i quali i cantanti possono accedere alle gare stesse. Come sempre quando si parla di regolamenti e a maggior ragione quando si parla di Sanremo, ovviamente, si sono già scatenate le polemiche.

Cosa cambia nel regolamento di Sanremo 2025

Conti aveva dichiarato fin da subito di voler lavorare in continuità coi suoi predecessori ma anche di puntare a serate più snelle, che finissero possibilmente non all’alba del giorno dopo: ecco quindi che tra le evidenze più chiare che escono dal regolamento c’è il numero di cantanti in gara, saranno in totale 24 i Campioni (cioè gli artisti affermati, o Big) che si sfideranno nell’edizione 2025. I cantanti si esibiranno tutti il martedì, votati dalla giuria della Sala Stampa, mentre saranno divisi 12 il mercoledì e altri 12 il giovedì (ciascuna serata valutata dal televoto e dalla giuria delle radio). Il venerdì ci sarà il consueto appuntamento con la serata cover, che però avrà una gara a sé e il cui risultato non influenzerà quello complessivo. Nella serata finale di sabato, infine, si esibiranno ancora tutti i 24 big, votati da tutte le tre giurie (stampa, radio e televoto), andando a sommare però anche tutti i voti delle serate precedenti. Ecco però che già qui qualcuno storce il naso: tenendo validi i voti delle varie serate ed eliminando la variabile del “venerdì cover”, si rischia di sapere chi vincerà già tra mercoledì e giovedì, di fatto togliendo pepe alla gara.

Tornano le Nuove Proposte

C’è poi tutto il capitolo Giovani: come altra sua volontà molto precisa, Carlo Conti ha voluto ripristinare a Sanremo 2025 la gara delle Nuove Proposte, quindi scorporando i giovani dal concorso principale. Entro fine 2024 saranno selezionati quattro giovani che si sfideranno in scontri diretti a coppie nelle serate di mercoledì e giovedì, votati dalle giurie di stampa e radio; i due vincitori di ciascuna serata si sfideranno poi venerdì (giudicati anche dal televoto), decretando così il vincitore delle Nuove proposte. Sui social c’è però chi critica la scelta di aver abbassato la soglia per cui ci si può definire “Nuova proposta” da 29 a 26 anni e c’è chi teme uno strapotere dello streaming nel decretare il vincitore: i giovani, infatti, porteranno lo stesso brano con cui si sfideranno a fine 2024 nello show speciale a loro dedicato, di fatto dando la possibilità a chi nel mentre farà successo sui social o in streaming di avere un vantaggio non indifferente rispetto agli avversari.

È chiaro che non ci sia Sanremo senza critiche e polemiche, ma c’è anche da dire che forse è fin troppo presto per decretare come fallimentare questo regolamento: anzi, che faccia già così tanto parlare di sé è già un buon segnale.

Fonte : Wired