Vaiolo delle scimmie, chi viaggia deve vaccinarsi?

L’epidemia di Vaiolo delle scimmie, caratterizzata da una variante più pericolosa del virus (il clade I), a oggi è un problema di salute soprattutto per il continente africano. Ma il rischio che possa diffondersi e prendere piede anche altrove è reale. Ed è per questo che le autorità sanitarie globali hanno diramato nuovi alert, invitando a potenziare la sorveglianza e la prevenzione contro mpox (monkeypox). Anche, laddove necessario, con l’utilizzo dei vaccini.

Vaccini, le indicazioni per chi viaggia

L’uso dei vaccini contro mpox è un tema delicato, soprattutto per quel che riguarda l’approvvigionamento e la distribuzione delle dosi nelle aree più colpite, dove servirebbero, come vi raccontavamo anche su queste pagine, molte più dosi di quelle al momento sono state messe a disposizione. Ma il tema dei vaccini rientra anche nelle strategie di prevenzione dei territori a oggi meno colpiti, come la regione europea. A chi sono rivolti qui i vaccini?

Nei giorni scorsi infatti, l’​​European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha emanato un nuovo alert nei confronti del Vaiolo delle scimmie, invitando i paesi europei a tenersi pronti a intercettare, segnalare, confinare e gestire eventuali nuovi casi, considerato che sarà “altamente probabile” la loro importazione. Allo stesso modo viene considerato alto il rischio di contagio per chi si reca nelle zone interessate dall’attuale epidemia, motivo per cui l’Ecdc raccomanda di rafforzare le misure di informazione per chi si reca e torna dai paesi colpiti, invitando i viaggiatori stessi a informarsi presso i medici di riferimento o centri di medicina del viaggio del proprio paese sull’opportunità di vaccinarsi o meno. Lo stesso tono, e le stesse indicazioni, arrivano anche dai Cdc americani per chi viaggia.

Le indicazioni del Ministero della Salute

Le ultime indicazioni per l’Italia sono in linea con quanto raccomandato dall’Ecdc, e arrivano dalla circolare appena rilasciata dal Ministero della salute, in cui si legge in merito: “Si raccomanda di sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione da PXV clade I in merito al rischio di contrarre la malattia, fornendo loro informazioni pertinenti per proteggere sé stessi e gli altri prima, durante e dopo il viaggio. Si raccomanda, inoltre, di sconsigliare la partecipazione ad eventi con assembramenti nei paesi con focolai confermati di MPXV clade I”.

In merito ai vaccini, invece, si legge quanto segue: “​Il vaccino MVA-BN al momento utilizzabile in Italia è IMVANEX, con modalità di somministrazione sottocutanea, che, come da nota prot. n° 2986-30/01/2024-DGPRE, il Ministero della Salute ha messo a disposizione delle Regioni/PA. L’eventuale aggiornamento delle indicazioni sarà fornito sulla base dell’evoluzione epidemiologica”. La nota citata riguarda il piano di distribuzione del vaccino per le diverse regioni (oltre 5000 le fiale messe a disposizione).

Le ultime indicazioni aggiornate nel portale dedicato al mpox in merito alla vaccinazione non riportano per ora variazioni per la strategia vaccinale rispetto a quanto dichiarato in passato. Tale strategia privilegiava per l’immunizzazione il personale di laboratorio con possibile esposizione a ​orthopoxvirus (il genere di cui fa parte il monkeypox) e per diverse categorie di persone con comportamenti sessuali a rischio (qui i dettagli). Dal sito si accede anche a una mappa dei diversi centri vaccinali in Italia.

Fonte : Wired