Sono in corso a Palermo le attività di ricerca delle 6 persone ancora rimaste disperse, dopo il naufragio dello yacht Bayesian, di proprietà dell’imprenditore tech Mike Lynch (anche lui attualmente disperso), affondato al largo di Porticello il 19 agosto. La barca a vela si è inabissata a una profondità di 50 metri. Secondo le prime ricostruzioni, ad aver causato il disastro è stata con ogni probabilità una violenta tromba d’aria, che intorno alle 4 del mattino avrebbe colpito violentemente lo scafo e lo avrebbe fatto sprofondare.
La situazione dei dispersi
A coordinare le attività di soccorso in questo momento è il capo della protezione civile siciliana Salvo Cocina, che ha confermato che a bordo del Bayesian si trovassero in tutto 22 persone: di queste 15 sono state già salvate, e tra queste c’è la moglie di Lynch Angela Bacares. Una è la vittima accertata, il cuoco di bordo Ricardo Tomas, il cui corpo è stato recuperato, mentre restano 6 le persone ancora disperse. Tra coloro che ancora mancano all’appello ci sono il proprietario dell’imbarcazione Mike Lynch insieme alla figlia diciottenne Hannah, l’avvocato dello studio legale d’affari Clifford Chance Chris Morvillo con la moglie Nada e il presidente della banca Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, amico intimo dello stesso Lynch.
Le ricerche dei sub
Fino a questo momento, i sub impegnati nel naufragio di Palermo sono riusciti a raggiungere il ponte di comando dell’imbarcazione e non sono riusciti a spingersi oltre. Infatti, come sottolineato dal responsabile per la comunicazione in emergenza del comando generale dei vigli del fuoco, Luca Cari, le attività sono difficili da portare avanti per via degli spazi ridotti, e inoltre, vista la presenza in alcuni punti di cavi elettrici rimane difficile per i soccorritori riuscire ad avanzare. “È una Concordia in piccolo – ha commentato Cari a margine delle attività di soccorso – all’interno del veliero gli spazi sono ridottissimi e se si incontra un ostacolo è molto complicato avanzare, così come è molto difficile trovare dei percorsi alternativi“.
Fonte : Wired
