Bayesian, i numeri del super yacht da record affondato a Palermo

È stata una violenta tromba marina a decretare la fine del Bayesian, alle ore 5 del 19 agosto, mentre tutti i passeggeri stavano dormendo nelle proprie cabine. La tragedia è avvenuta in pochi minuti e a spezzarsi per primo a causa delle raffiche di vento è stato proprio il gigantesco albero in alluminio da 75 metri, il più alto al mondo.

L’alluminio è il materiale scelto anche per la sovrastruttura dello scafo, mentre i ponti sono coperti dal tradizionale legno teak per un totale di 436 metri quadrati di area. Le sei cabine occupano uno spazio complessivo di 143 metri. La propulsione avveniva con l’imponente vela oltre che da due motori diesel a 8 cilindri con potenza di 965 cavalli, capaci di spingere lo yacht fino a 15 nodi (circa 28 km/h), per una velocità di crociera di 12 nodi (circa 22 km/h). Lo yacht è intitolato a Thomas Bayes, filosofo inglese del 18esimo e mente dell’omonima teorema che è stato la base per lo sviluppo del software di analisi dati di Autonomy, la società che ha fatto la fortuna di Lynch.

Il prezzo delle crociere sul Bayesian

Era di poco meno di 200.000 euro a settimana il costo del noleggio del Bayesian, che poteva ospitare 12 passeggeri e 10 membri dell’equipaggio. La proprietà dell’imbarcazione è della Revtom Ltd, società con sede sull’isola di Man (un paradiso fiscale) di proprietà di Angela Bacares, che è tra le persone messe in salvo dopo il naufragio nonché moglie del tycoon britannico Mike Lynch, imprenditore tecnologico tra i sei dispersi, insieme alla figlia diciottenne Hannah, e al presidente della banca d’affari Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer.

Il salvataggio del cantiere navale

Il Bayesian è frutto del lavoro dei cantieri Perini Navi. A fine 2021 il salvataggio della storica azienda del Lucchese, dopo che il 28 gennaio il cantiere era stato dichiarato fallito e si erano succedute due aste che erano andate deserte. Fondato nel 1983 da Fabio Perini, il gruppo toscano alla fine è passato per 80 milioni di euro sotto il controllo di The Italian Sea Group per mezzo della società New Sail.

Perini Navi è specializzata nella produzione di imbarcazioni a vela di grandi dimensioni e di gran lusso. Tra i suoi clienti, il banchiere Ennio Doris, che aveva acquistato il principessa Vaivia dal gruppo di Viareggio. A maggio 2020 tuttavia l’azienda era andata in crisi e le proposte di salvataggio non avevano convinto il tribunale di Lucca, che aveva infine deciso per il fallimento. Oggi l’azienda che ha realizzato anche il Bayesian rientra nella galassia di The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso quotato in Piazza Affari che controlla i marchi Admiral, Tecnomar e Nca Refit.

Fonte : Wired