Sei dispersi nel panfilo affondato, forse intrappolati a 50 metri di profondità. E Londra invia gli ispettori

Più che una corsa contro il tempo, la ricerca dei sei dispersi dello yacht di lusso Bayesian, inabissatosi a causa di una tempesta nelle prime ore di questa mattina, lunedì 19 agosto, assomiglia sempre più a un’operazione lunga e complessa che potrebbe non essere immediata. Più passano le ore, più cresce il sospetto che i corpi dei sei dispersi che mancano tutt’ora all’appello, possano nascondersi all’interno dell’imbarcazione affondata a largo delle coste di Santa Flavia nel palermitano. Sul posto sono intanto intervenuti anche gli speleo-sommozzatori specializzati dei vigili del fuoco. La squadra è giunta in Sicilia dalla Sardegna e da Roma: l’elicottero sul quale viaggiavano è atterrato direttamente a Porticello.

“Il Bayesian affondato alle per il maltempo” 

Camper & Nicholsons, i gestori del Bayesian, hanno intanto confermato alla Bbc che lo yacht è affondato intorno alle 4:30 ora locale a causa di “maltempo”. La società ha affermato che a bordo c’erano in totale 12 ospiti e 10 membri dell’equipaggio. Quindici le persone salvate e finora un solo morto accertato –  il cuoco – e sei dispersi che si troverebbero, molto probabilmente nel cabinato dello scafo. In una dichiarazione ha aggiunto: “La Guardia costiera italiana sta guidando le operazioni di ricerca e soccorso e ha recuperato in sicurezza 15 persone. Gli sforzi per localizzare le persone disperse continuano. La nostra priorità è assistere nelle ricerche in corso e fornire tutto il supporto necessario ai passeggeri e all’equipaggio salvati”.

Lo yacht di lusso, battente bandiera britannica, si trovava a circa 700 metri dal porto di Porticello quando ha segnalato per l’ultima volta la sua posizione. I dati di viaggio di Marine Traffic mostrano che ha trascorso la maggior parte del tempo nel Mediterraneo occidentale. Nella settimana prima dell’affondamento, aveva navigato intorno alla Sicilia settentrionale e alle Isole Eolie.

Intanto la Marine Accident Investigation Branch del Regno Unito ha inviato una squadra di quattro ispettori per condurre una “valutazione preliminare” sull’affondamento del Bayesian. Lo ha affermato un portavoce del governo secondo quanto riporta il Telegraph. Il Bayesian era registrato a Londra e batteva la ‘Red Ensign’, il che significa che le autorità del Regno Unito saranno coinvolte nell’indagine sul motivo per cui lo yacht è affondato, aggiunge il giornale britannico.Tra i dispersi figurano infatti quattro cittadini britannici e due statunitensi. Tra di loro il tycoon Mike Lynch e la figlia 18enne. 

Il ministero degli Esteri di Londra intanto, ha fatto sapere di essere in “contatto con le autorità locali in seguito all’incidente in Sicilia: siamo pronti a fornire supporto consolare ai cittadini britannici interessati”. 

La protezione civile: “I corpi sono probabilmente all’interno dell’imbarcazione” 

Intanto Francesco Venuto, portavoce della protezione civile siciliana ha riferito alla Bbc che “i corpi dei disporsi dovrebbero trovarsi all’interno dell’imbarcazione. Abbiamo cercato per tutto il giorno con elicotteri e navi e non abbiamo purtroppo trovato nulla – ha aggiunto – ed è strano: a questo punto avremmo comunque dovuto trovare qualcosa”. 

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si è recato nel pomeriggio all’Ospedale dei bambini ‘Di Cristina’ di Palermo per incontrare la piccola Sophia e i genitori James e Charlotte, tre dei superstiti del tragico naufragio avvenuto all’alba al largo della costa palermitana. “Un momento di grande commozione durante il quale il presidente ha espresso la sua profonda vicinanza per il dramma vissuto dalla famiglia, portando un messaggio di speranza e solidarietà”, si legge in una nota della Regione Sicilia.

“Di fronte a tragedie come questa – sottolinea Schifani – non possiamo restare indifferenti. Il mio pensiero va a tutte le persone coinvolte e alle loro famiglie, ma oggi siamo qui anche per testimoniare che la solidarietà e l’impegno dei nostri operatori sanitari e dei volontari della Protezione civile sono una risorsa preziosa per la nostra comunità. La piccola è una sopravvissuta e rappresenta un simbolo di forza e speranza”.

“Abbiamo salvato 15 persone, poi non abbiamo più visto nessuno” 

Sentivamo delle urla e con il tender abbiamo perlustrato la zona per diverso tempo, ma dopo avere salvato 15 persone non abbiamo più visto nessuno”. È il racconto di Karsten Borner, il comandante della imbarcazione Sir Robert B. P., battente bandiera olandese, primo a soccorrere i passeggeri e l’equipaggio della barca a vela Bayesan colata a picco in rada davanti al porto di Porticello.

“Mentre c’era una tempesta in corso – continua Borner – abbiamo notato che la barca accanto alla nostra ha lanciato il razzo rosso di segnalazione, così io con il primo ufficiale siamo subito saliti sul tender per aiutare i passeggeri. Abbiamo soccorso anche una bimba piccola”. Subito dopo sono arrivate le unità della Guardia costiera. Uno dei sette dispersi è stato ritrovato morto, per gli altri le ricerche sono ancora in corso. Borner ricostruisce quanto accaduto all’improvviso: “Prima il veliero si è inclinato su un lato e in pochi minuti la barca è affondata, è successo tutto in pochissimo tempo”.

Fonte : Today