Vaiolo delle scimmie, Salvini: “Nessun lockdown”. Cosa sappiamo fino ad ora

“No, no, no, no e no, è tutto sotto controllo, niente lockdown, niente allarmi e niente paura”. Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, in una diretta sui social risponde oggi, lunedì 19 agosto, a un utente che domandava se si rischia un lockdown per il cosiddetto vaiolo delle scimmie.

“Magari c’è qualche nostalgico della paura e della chiusura – ha aggiunto -, non io, non la Lega, non questo governo”. Eppure oggi si registra il primo caso della nuova variante in Spagna, pochi giorni dopo l’annuncio della Svezia, mentre in Messico i casi confermati sono 49. Ma di cosa parliamo? Facciamo chiarezza. 

Cos’è la nuova variante di “vaiolo delle scimmie” 

Il vaiolo delle scimmie (in inglese monkeypox, a volte abbreviato con le sigle MPX o MPOX2) è una malattia infettiva virale finora presente prevalentemente in località remote di paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale. Si manifesta con una sintomatologia simile a quella del vaiolo. I sintomi generici includono: febbre, cefalea, stanchezza, dolori muscolari, linfonodi ingrossati e, soprattutto, una riconoscibile eruzione sulla cute, che può presentare da poche a numerosissime lesioni cutanee. 

A spaventare oggi c’è una nuova variante che si è largamente diffusa in Africa e per la quale l’Oms ha di fatto dichiarato l’emergenza mondiale. Particolarmente critica, nel continente africano, la situazione in Congo. Qui si sono verificati oltre 14mila casi e 524 decessi nella prima metà dell’anno, superando già il bilancio dell’intero 2023.

Preoccupa sicuramente la letalità più alta del nuovo virus, rispetto ai ceppi precedenti e la maggiore contagiosità che avviene prevalentemente tramite rapporti sessuali o contatti epidermici ravvicinati. E a spaventare ulteriormente c’è l’evidenza che questa variante colpisca in particolar modo i bambini: sono minori il 66% dei casi segnalati nello stato africano e l’82% dei decessi. 

Sulla base di queste evidenze il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malatti (Ecdc) ha invitato a tenere alta la guardia contro il vaiolo delle scimmie in quanto “è altamente probabile che si verifichino in Europa più casi importati della malattia causati dalla nuova variante”, come del resto è già successo in Spagna e in Svezia. 

La buona notizia è però che, a differenza di quanto avvenuto con il Covid, per questa malattia sono efficaci i vaccini contro il vaiolo di ultima generazione.

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) “bisogna prepararsi all’introduzione del vaccino Mpox per la risposta alle emergenze”. Ma anche “avviare piani per promuovere le attività di vaccinazione Mpox” nel contesto della risposta alle epidemie in aree con insorgenza di nuovi casi, “mirando alle persone ad alto rischio di infezione”.

L’Oms ha annunciato, a tal proposito, di aver messo a punto un piano di risposta che richiede un investimento iniziale di 15 milioni di dollari. 

La situazione in Italia e le raccomandazioni dell’Iss

Dall’inizio di agosto non è stato segnalato in Italia nessun nuovo caso di vaiolo delle scimmie (Mpox). Lo indica la circolare aggiornata del ministero della Salute. Nei giorni scorsi il ministero ha rafforzato la rete di sorveglianza diagnostica e annunciato un tavolo interministeriale su questo tema. “Alla data dell’8 agosto 2024 non risultano segnalati casi di Clade I”, si legge nella circolare a proposito del nuovo ceppo di Mpox.

Dal primo gennaio all’8 agosto 2024 “sono stati segnalati da 12 regioni, 65 casi confermati. Tutti i casi sono riferiti a infezioni occorse nel 2023 e nei primi mesi dell’anno in corso, nessun nuovo caso è riferibile al mese di agosto e quindi alla nuova variante che sta mettendo in allarme le autorità sanitarie mondiali. Ma la vigilanza rimane alta. 

L’Iss raccomanda di sensibilizzare medici e operatori sanitari sui possibili casi di Mpox associati ai viaggi e causati dalla variante del virus. Si raccomanda inoltre “il rafforzamento delle misure di protezione degli operatori sanitari e dei caregiver”.

Per quanto riguarda i viaggiatori, la circolare raccomanda di sensibilizzare chi è diretto in Paesi con focolai confermati di infezione e si sconsiglia di partecipare a eventi con assembramenti nei paesi dove il virus sta circolando in maniera manifesta. 

La circolare indica poi che il vaccino “al momento utilizzabile in Italia è Imvanex”, che si somministra con un’iniezione sottocutanea, e “ribadisce l’importanza di segnalare tempestivamente i nuovi casi di Mpox tramite la piattaforma Premal e di integrare la segnalazione con il risultato del sequenziamento del Clade”, più le informazioni necessarie ai fini di tracciamento dei contatti.

Non c’è allerta insomma, ma i toni e le misure sono quelle da pre-pandemia. Anche se, in caso di focolai, abbiamo questa volta un’arma in più: dei vaccini che sembrano funzionare anche contro la nuova variante. E che si spera possano essere presto diffusi anche nelle aree dove la malattia è purtroppo già un’emergenza. 

Fonte : Today