Definite le candidature per il voto del 21 settembre, il primo dopo la rivolta che due anni fa portò all’estromissione di Gotabaya Rajapaksa travolto dalla crisi economica. L’economista che dal 2022 guida il Paese si presenta come “indipendente”. Contro di lui i leader dell’opposizione, mentre la vecchia dinastia candida il nipote dell’ex presidente. Transparency apre sito web per raccogliere le denunce su abusi di risorse pubbliche nella campagna elettorale.
Colombo (AsiaNews) – Sono ben 39 le candidature accolte dalla Commissione elettorale di Colombo per le attese elezioni presidenziali che si terranno il 21 settembre nello Sri Lanka, le prime dopo le manifestazioni dell’estate 2022 che portarono all’uscita di scena di Gotabaya Rajapaksa, il presidente eletto nel 2019, travolto dalla crisi economica che ha messo in ginocchio il Paese. Si tratta di un numero record di candidati per un appuntamento che è visto come una sorta di referendum sulla figura di Ranil Wickremesinghe, l’economista subentrato a Rajapaksa due anni fa nel mezzo della crisi grazie a un voto parlamentare.
Dei 39 candidati alla presidenza 22 sono espressione di partiti politici riconosciuti, mentre 17 si presentano come indipendenti. Lo stesso Wickremesinghe si presenta come indipendente, anche se ha già incassato il sostegno di alcuni parlamentari ed ex ministri di diversi partiti. Sul suo profilo Twitter il presidente uscente, annunciando la candidatura, ha scritto che lo Sri Lanka è in cammino: dal 2022, “abbiamo lavorato duramente insieme per riprenderci dalle sfide del passato, ma c’è ancora molto da fare. Il mio impegno verso di voi e verso il nostro Paese – ha aggiunto – è incrollabile. Insieme, continueremo a costruire un futuro di prosperità, ma questo può essere fatto solo con la stabilità”.
Tra i principali rivali di Wickremesinghe figurano Sajith Premadasa, leader del Samagi Jana Balawegaya che era la maggiore forza di opposizione nell’attuale parlamento, e Anura Dissanayake, del National People’s Power, un partito politico di sinistra che ha guadagnato popolarità tra le persone che accusano i partiti tradizionali per la diffusa corruzione e lo sfacelo economico. Sia Premadasa sia Dissanayake si erano già candidati alle elezioni presidenziali del 2019, uscendo sconfitti.
Tra i nomi degli altri candidati spicca poi quello di Namal Rajapaksa, il figlio dell’ex presidente Mahinda Rajapaksa e nipote del presidente estromesso Gotabaya Rajapaksa. La sua candidatura indicherà quanto sostegno conservi ancora nel Paese l’ex potente dinastia caduta in disgrazia a causa della crisi economica.
Nel frattempo Transparency International Sri Lanka ha avviato attività di monitoraggio delle elezioni per controllare e prevenire l’uso improprio delle risorse statali durante il periodo elettorale per eleggere il prossimo Presidente dello Sri Lanka, che si terrà il 21 settembre. “Per qualsiasi tipo di uso improprio delle proprietà pubbliche nel Paese per le elezioni, è stata offerta l’opportunità di presentare reclami attraverso il sito web “Ape Salli”, recentemente introdotto (www.apesalli.lk), o il numero verde 076 322 344 2”, ha dichiarato in una conferenza stampa il coordinatore nazionale di Transparency International Sri Lanka, l’avvocato Thushani Kandilpana. Circa 200 osservatori dell’organizzazione sono stati dispiegati in tutto il Paese e hanno già inviato alcune denunce alla Commissione elettorale.
“Poiché le risorse pubbliche vengono spesso utilizzate per la promozione di un partito o di un candidato, chiediamo ai cittadini di questo Paese di essere molto attenti e di denunciare se questo avviene per la promozione di un candidato durante questo periodo elettorale. Ogni cittadino agisca come osservatore elettorale”, ha aggiunto l’avvocato Thushani.
Per la prima volta, inolte, in Sri Lanka, sei organizzazioni – Transparency International Sri Lanka (TISL), People’s Action for Free and Fair Elections (PAFFREL), Campaign for Free and Fair Elections (CaFFE), Centre for Monitoring Election Violence (CMEV), Hashtag Generation e Institute for Democratic Reforms and Electoral Studies (IRES) – hanno creato uno strumento di osservazione online per osservare le spese della campagna dei candidati alle elezioni presidenziali del 2024. Lo strumento è stato progettato per contribuire agli obiettivi a lungo termine della promozione della trasparenza e della responsabilità nei processi elettorali dello Sri Lanka. Aumentando la consapevolezza pubblica del ruolo del denaro nelle campagne elettorali e della sua influenza sulle decisioni degli elettori, incoraggia l’impegno dei cittadini nell’osservazione dei finanziamenti delle campagne attraverso il sito web dedicato chandasallimeetare.lk.
Fonte : Asia