Esopianeti, dall’astrometria al metodo dei transiti quali sono le tecniche usate per scoprirli

A luglio 2024, sono noti 5690 pianeti in orbita attorno a stelle diverse dal Sole. Sono i cosiddetti esopianeti, o pianeti extrasolari che dir si voglia, che abbiamo immaginato per millenni ma che solo dalla metà degli anni ‘90 abbiamo iniziato a vedere nei dati scientifici. I due terzi di quelli che conosciamo li abbiamo scoperti con il telescopio spaziale Kepler, altre centinaia con la missione TESS, gli altri perlopiù con gli osservatori terrestri. Queste due missioni hanno prodotto così tanti dati da lasciarci ancora circa diecimila candidati esopianeti in attesa di conferme. Sono numeri da capogiro pensando che a inizio anni ‘90 non ne conoscevamo neanche uno, ma sono numeri minuscoli pensando al fatto che nella sola Via Lattea ci aspettiamo di trovarne centinaia di miliardi. Per scoprire gli esopianeti usiamo molte tecniche diverse, spesso ai limiti delle capacità tecnologiche degli osservatori spaziali.

Fonte : Wired