Una donna e i suoi 6 figli uccisi in un raid israeliano a Gaza

Mentre i negoziati per un cessate il fuoco procedono a singhiozzo, prosegue la pioggia di fuoco a Gaza. Nella notte tra il 17 e il 18 agosto, nuovi raid israeliani hanno colpito la Striscia uccidendo 19 persone, tra cui una donna e i suoi sei figli, secondo quanto ha comunicato l’Al-Aqsa Martyrs Hospital, citato dall’agenzia Associated press.

L’attacco in cui è morta la donna con i suoi figli è avvenuto a Deir al-Balah, a metà strada tra Gaza e Rafah. In un altro attacco aereo, due edifici residenziali sono stati colpiti nella città di Jabaliya, nel nord di Gaza, uccidendo due uomini, una donna e sua figlia, secondo il ministero della Salute gestito da Hamas. Gli altri raid sono avvenuti nel centro della Striscia, uccidendo quattro uomini, e a Khan Yunis, dove sono morti quattro membri della stessa famiglia, tra cui due donne. In totale, secondo Hamas, sono oltre 40mila i palestinesi uccisi dai bombardamenti di Israele dall’inizio delle guerra.

La missione di Blinken

Intanto, in Israele, è atteso l’arrivo del segretario di Stato Usa Antony Blinken. Nel suo decimo viaggio in Medio Oriente da quando è iniziato il conflitto, Blinken dovrebbe incontrare i leader israeliani in vista dei colloqui sulla tregua e il rilascio degli ostaggi che dovrebbe riprendere al Cairo nei prossimi giorni dopo il round di questa settimana a Doha.

I mediatori di Usa, Qatar e Egitto professano un cauto ottimismo sul buon esito dei colloqui. Il capo della Casa bianca Joe Biden ha affermato che si è “più vicini che mai” a un accordo. Ma Hamas, per voce di un membro dell’ufficio politico, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che parlare di segnali di progresso nei negoziati è solo “un’illusione”. Il nodo da sciogliere sarebbero le nuove condizioni poste da Tel Aviv al piano presentato il 2 luglio da Washington per un’uscita dal conflitto in tre tappe. Condizioni che Hamas non intende accettare.

I nodi della tregua

Secondo l’agenzia di stampa saudita Al Sharq, il nuovo piano presentato a Doha dalla delegazione statunitense non include il ritiro completo delle Ifd, le forze armate israeliane, da Gaza, in particolare dalla Philadelphi Route, un corridoio tra la Striscia e l’Egitto che Hamas considera strategico. L’agenzia Al Sharq ha anche riferito che, sempre in base al nuovo piano, il valico di Rafah sarà amministrato dall’Autorità nazionale palestinese con la supervisione israeliana. Israele supervisionerà inoltre il ritorno degli sfollati di Gaza nel nord della Striscia attraverso il corridoio Netzarim e il trasferimento di prigionieri palestinesi in un Paese terzo. Una fonte palestinese ha detto al quotidiano israeliano Haaretz che Hamas è deluso, ma non cede alle richieste. “È abbastanza chiaro che Netanyahu sta puntando solo alla prima fase e a continuare a tenere la Striscia e gli americani si stanno allineando”, ha detto la fonte ad Haaretz.

Fonte : Today