A 88 anni è morto Alain Delon, una delle icone del cinema internazionale. Le sue interpretazioni ne “Il Gattopardo” e in “Rocco e i suoi fratelli” sono e rimarranno nella storia del grande schermo, ma se il passato è stato glorioso il presente, e in particolare gli ultimi anni, di Delon non sono stati né facili né felici. La malattia, le faide familiari e solo quattro mesi fa l’affidamento a un amministratore di sostegno incaricato di gestire il suo patrimonio da 200 milioni di dollari.
Questo accade quando il proprietario, in questo caso l’attore, ha molti beni sia materiali che immateriali sono molti e gli eredi litigano. A dare la notizia della morte dell’attore sono stati proprio i suoi figli: Alain Fabien, Anouchka, Anthony.
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La faida familiare e le accuse reciproche
L’attore era stato posto sotto tutela giudiziaria in seguito di un deterioramento delle sue condizioni psico-fisiche: a rivelare quanto la sua salute fosse peggiorata e fosse precaria era stato il medico intervenuto nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria su Hiromi Rollin – la sua dama di compagnia denunciata dai tre figli dell’attore, Anouchka, Alain-Fabien e Anthony Delon – lo scorso luglio.
La tutela rafforzata, prevista dalla legge francese, implicava la nomina dell’amministratore di sostegno per gestire gli affari di Delon e dunque la gestione delle sue finanze, la posta e la protezione contro atti di appropriazione indebita (ad esempio la firma su assegni o documenti personali). La faida tra fratelli, oltre a quella con la compagna (o badante) di Alen, era nata perché figli Anthony e Alain-Fabien avevano chiesto la sospensione delle cure mediche, mentre Anouchka era contraria. Lei era anche stata accusata dai due fratelli di aver loro nascosto le vere condizioni di salute del padre e che lei lo volesse portare in Svizzera, dove vive, così da evitare il pagamento di tasse elevate sull’eredità di Delon, che sarebbe intorno ai 200 milioni di dollari.
In merito a chi prenderà cosa dell’eredità paterna a maggio 2024 i tre dichiararono che non ci sarebbero in quanto il padre già da anni aveva stilato il testamento e che a loro andava bene nonostante non fosse diviso in parti uguali: metà andrebbe alla figlia e il resto in parti uguali ai figli maschi.
Alain Delon: la malattia, la compagna e la battaglia legale dei figli (e la denuncia per tentato omicidio)
Fonte : Today
