Amburgo – L’aereo è parcheggiato in una piazzola dell’aeroporto di Finkenwerder, il secondo aeroporto di Amburgo utilizzato da Airbus per i test, la logistica e la consegna dei velivoli ai clienti. Attorno ci sono i piloti, ma anche il personale di cabina e due dirigenti di Wizz Air, la compagnia low cost ungherese che sta per prendere in consegna il velivolo. È un Airbus A321neo con una livrea speciale, che Wizz Air ha fatto dipingere sull’aereo dopo un concorso vinto da una giovane direttrice di un museo regionale slovacco, Éva Kerényi.
La consegna è il momento più importante nella vita di un aeroplano di linea, perché è il momento in cui il suo nuovo proprietario firma e ritira l’apparecchio, né più né meno di come faremmo noi ritirando un’auto nuova dal concessionario. E mentre l’aereo va verso la sua nuova casa, a seconda degli accordi le banche possono avviare il trasferimento dei fondi per il pagamento. Quanti soldi? Moltissimi. Le compagnie aeree e i produttori non rivelano mai quanto pagano i singoli velivoli, anche perché i prezzi dipendono da molti fattori incluso il numero di aerei acquistati e la storia commerciale di ogni singola compagnia aerea, ma il prezzo base di un singolo Airbus A321neo è stimato attorno ai 110 milioni di dollari (gli aerei di linea vengono venduti usando il dollaro statunitense come valuta internazionale di riferimento, anche se sono prodotti in Europa e venduti a compagnie dell’area euro).
Il balletto della logistica di Airbus
Questo particolare velivolo, registrato da Wizz Air come H9-WNM, è stato prodotto nella fabbrica di Amburgo di Airbus in poco più di un anno. La fabbrica è uno dei quattro centri di produzione dell’azienda: gli altri sono a Tolosa, in Francia, Mobile negli Usa e Tianjin in Cina. Tecnicamente sono Final assembly line (Fal), cioè linee di assemblaggio finale. È qui che, dopo una serie di passaggi per la produzione sia delle componenti strutturali (fusoliera, ali, impennaggi, scatola alare) che di tutta l’elettronica di bordo (l’avionica), i vari servizi idraulici e meccanici e le altre parti di un aereo di linea, viene assemblato il prodotto finale, testato, verificato, verniciato con la livrea del suo acquirente, fatto volare per la prima volta e poi consegnato a una coppia di piloti e a un rappresentate della compagnia aerea o della società di leasing che lo sta acquistando.
Ma prima di arrivare alla Fal il processo di costruzione di tutte le componenti, alcune realizzate internamente da Airbus e altre da terze parti, è uno dei più formidabili sforzi di logistica al mondo: coinvolge decine di fabbriche e centri in tutto il mondo (compresa l’Italia) e richiede una complessa logistica, un “balletto” che coinvolge sia spedizioni via nave che via treno, su gomma o via aria, con i “Beluga”, una piccola flotta di aerei da trasporto speciali con la caratteristica forma “allargata” che li fa assomigliare alla balena omonima, creati da Airbus per spostare le componenti di dimensioni più grandi (come le fusoliere) da un centro di produzione all’altro attraverso tutto il mondo.
Fonte : Wired