AGI – Meno di 24 ore. E’ la durata della nomina dell’assessora all’Ambiente di Bari, Carlotta Nonnis Marzano, scelta dal neosindaco Vito Leccese. Troppe le polemiche virali che si sono scatenate a seguito delle ripetute dichiarazioni rese sui social dall’ambientalista in quota a “Europa Verde” (con cui si era candidata alle comunali di maggio scorso, ottenendo 34 preferenze) contro il Papa, il governo ed altri esponenti della politica nazionale e internazionale.
“Sono in contatto con Nonnis Marzano, la quale, consapevole della polemica che si sta sollevando e delle possibili ricadute negative a discapito della serenità di cui ha bisogno per lavorare bene, mi ha comunicato in queste ore di voler rinunciare all’incarico da me conferitole, anche per preservare la sua libertà di pensiero e di parola, e per tutelare la sua reputazione professionale, da sempre riconosciutale in ogni consesso. Reputazione e impegno nelle battaglie ecologiste che mi avevano convinto a sceglierla per affrontare le decisive sfide ambientali che la nostra città ha di fronte”, ha scritto Leccese in una nota.
Nonnis Marzano il 16 maggio aveva scritto che il governo “cerca di portare la morte ovunque, altro che provita”; 31 maggio scorso aveva chiesto agli amici social se non fosse il momento di “congedare questo anziano molesto dalle cronache quotidiane e accompagnarlo ai giardinetti per dare il becchime ai passeri”; il 12 giugno scorso, i partecipanti al G7 come “inutili parassiti”, aggiungendo che “fanno bene a proteggerli, perchè in caso contrario ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati”; in ultimo, ai giornalisti che le hanno dedicato una intervista in campagna elettorale, disse: “I giornalisti possono essere tanto simpatici e tanto volenterosi, ma sospetto che quando a scuola c’era l’ora di Biologia loro si stabilissero al bar”.
Le offese hanno riguardato anche il vicepremier Matteo Salvini: “Dobbiamo pensare che, come ricompensa per tutto questo, il sindaco del Pd l’abbia premiata con una poltrona da assessore? E’ questa la nuova linea del PD di Elly Schlein a Bari? E’ questa la caratura del campo largo, visto che la Nonnis Marzano è del partito di Fratoianni e Bonelli? Verrebbe da rimpiangere Decaro, se non fosse che nemmeno lui, regista dell’operazione Leccese sindaco, ha evitato che ciò potesse accadere”, ha scritto il deputato pugliese della Lega, Rossano Sasso.
“Si può confondere l’offesa, l’assenza di rispetto verso le istituzioni come ‘libertà di parola e pensiero'”, si chiede l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Michele Picaro, che conclude: “Chiedo a Leccese di chiarirsi profondamente le idee: cosa vuole far diventare la città di Bari? Non abbiamo bisogno di confusione, ma di persone rispettose che abbiano a cuore il futuro del nostro capoluogo, della nostra terra”.
Il sindaco di Bari completa la giunta
Elda Perlino sarà la nuova assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente, (Forestazione urbana, Tutela dei Corridoi ecologici, Verde pubblico, Igiene urbana, Benessere degli animali, Politiche energetiche, Parchi). Lo comunica il sindaco di Bari Vito Leccese. Elda Perlino, già prima ricercatrice del CNR ed esponente storica dell’ambientalismo barese, sarà componente della giunta del Comune di Bari.
Perlino, inoltre, ha presieduto l’associazione Sviluppo sostenibile, fondata assieme a Maria Maugeri, e ha ricoperto il ruolo di presidente della consulta cittadina dell’Ambiente. In giunta ci saranno, quindi, cinque donne e cinque uomini: riconfermati dalla vecchia giunta di Antonio Decaro, i nomi di Paola Romano (Culture), Pietro Petruzzelli (Turismo), Carla Palone (Polizia locale) e Vito Lacoppola (Pubblica istruzione); nuovi, invece, i nomi di Giovanna Iacovone (Rigenerazione urbana), Elisabetta Vaccarella (Benessere sociale e diritti civili), Raffaele Diomede (Legalita’), Domenico Scaramuzzi (Opere pubbliche), Diedo De Marzo (Bilancio).
Leccese ha nominato anche il “Sindaco della Notte”: si tratta del consigliere Lorenzo Leonetti, che dovrà occuparsi definire le strategie per il miglioramento della vivibilità urbana degli spazi pubblici interessati dalla movida.
Fonte : Agi