Le Kessler: “Una pacca sul sedere da un uomo è divertente. Oggi basta uno sguardo intenso e sei un molestatore”

“Se qualcuno mi dà una pacca sul sedere non lo trovo così grave, al contrario è divertente”. A parlare così è Ellen Kessler, una delle “gemelle Kessler”, il famoso duo artistico tedesco composto dalle sorelle gemelle Alice ed Ellen, nate il 20 agosto 1936. In una recente intervista rilasciata alla rivista Gente, hanno detto la loro sulle molestie, sul ruolo della donna nello spettacolo e com’è cambiato negli anni.

Le dichiarazioni delle gemelle Kessler sulle molestie

A tal proposito, su domanda precisa (“Avete mai avuto esperienze di molestie?”) Ellen ha riso e poi detto: “Siamo sempre state in due, forse questo è stato il nostro grande vantaggio. Poi bisogna capire cosa si intende per molestia: se qualcuno mi dà una pacca sul sedere non lo trovo così grave, al contrario è divertente. Se ci sia capitato? Non lo ricordo, ma sicuramente è successo”. 

Alice ha detto: “Una piccola pacca sul sedere non è un’avance sessuale, è un complimento. Come quando qualcuno ti dice che hai un bel seno.. non mi infastidisce. Oggi, se un uomo guarda soltanto due volte intensamente il seno di una donna, diventa un molestatore. Lo trovo assurdo. E poi, le donne non si devono meravigliare se vengono disturbate quando si vestono in modo provocante. Guardi le star che percorrono oggi i red carpet: sono tutte mezze nude”. 

 “Bambine, fate il bagno con noi: vi mostriamo qualcosa di bello”. Sgomento e tensione in spiaggia

I commenti del web

Questa parte dell’intervista, rilanciata dal noto giornalista Giuseppe Candela, ha suscitato diverse reazioni. Alcuni commenti: “Un po’ di pelo sullo stomaco se vuoi stare al mondo, dai”, “Il mondo da allora è oggettivamente cambiato. È persino ovvio che la pensino così”, “Se posso arrivare tanto tanto a spingermi a dire che posso capire che un complimento da un estraneo può farti piacere, non riesco a capire come una pacca sul sedere possa risultare divertente anche per te”.

 Suicidio assistito: come funziona il “modello francese” che l’Italia potrebbe imitare

La morte, l’eutanasia

Inoltre ha aggiunto: “Credo che un uomo si accorga se può conquistare oppure no una donna. Sono convinta che noi due  abbiamo sempre avuto il comportamento tipico del rifiuto. È stata la nostra difesa naturale nei confronti degli uomini”. Infine hanno parlato della morte, dicendo: “Viviamo nel presente, però l’eutanasia è un’opzione, ma dobbiamo riflettere più profondamente sulla questione. Il testamento? Lo abbiamo fatto da tanti anni, destinando tutto a Medici senza frontiere. Saremo sepolte nella tomba di nostra madre in un’unica urna”.

Fonte : Today