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È salito in bus con la bicicletta, ma l’autista, notandolo, lo ha fatto scendere. “Altrimenti non parto”, ha detto spegnendo la vettura.
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Una bella pedalata per tenersi attivi, poi il tragitto in autobus, salendo a bordo alla fermata Gianicolense- Trastevere, direzione Casaletto. Una routine che, mercoledì 14 agosto, è stata interrotta da un autista dell’Atac che ha bloccato il servizio rifiutandosi di non partire. “Non parto con la tua bici, scendi o resto qua“. Questo è quanto ha intimato l’autista al ciclista che si è rifiutato di smettere dal bus.
L’autista dell’Atac: “Con la bici sul bus non parto”
Portare la bicicletta a bordo degli autobus Atac è consentito dalla legge. Eppure l’autista del bus si è rivolto al ciclista con fare perentorio. “Scendi o non parto“. E al rifiuto del ciclista, ha spento il bus e si è rifiutato di ripartire. È quanto successo nel primo pomeriggio nei giorni scorsi sull’autobus sostitutivo del tram 8.
“Percorro questo tragitto quasi ogni giorno, ma mercoledì l’autista è sceso, ha fatto il giro, mi ha detto di scendere. Ma io mi sono rifiutato – ha raccontato al quotidiano la Repubblica l’uomo che fa parte dell’associazione Salvaciclisti – Gli ho detto che il regolamento lo permette, ho l’abbonamento annuale e che c’è anche abbastanza spazio, senza carrozzine o passeggini”.
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Ma è a quel punto che l’autista è tornato indietro, ha spento l’autobus e si è rifiutato di ripartire, provocando un’interruzione di pubblico servizio.
La solidarietà dei passeggeri
Ad assistere alla scena, circa una ventina di passeggeri che, vedendo l’accaduto, sono scesi dal mezzo e si sono messi in attesa delle corse successive. “Si sono schierati contro l’autista e a mio favore – ha spiegato il ciclista – Ho segnalato il conducente per interruzione di pubblico servizio tramite il portale Atac“.
La municipalizzata dei trasporti di Roma ha ricevuto la segnalazione e si è subito attivata per accertare l’accaduto. Una volta ricostruita la vicenda e sentito l’autista, ha avviato una procedura disciplinare nei confronti del conducente: secondo il regolamento, nei casi più gravi non si esclude neppure il licenziamento o la sospensione. Non escluso, però, che l’autista possa cavarsela con un richiamo. Almeno per stavolta.
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Fonte : Fanpage