La pugile Carini nel nuovo spot WeBuild. Sui social: “Crollerà subito come lei?”

Angela Carini, campionessa di pugilato, figura tra le cinque atlete selezionate da Webuild per la campagna “Webuild per lo sport. Costruire un sogno: storie di campionesse.” Recentemente al centro delle attenzioni per il suo controverso match contro l’algerina Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi, dove si è ritirata dopo appena quaranta secondi, Carini è uno dei volti di questa iniziativa.

La campagna, con il motto “We dream, we build, we win” (Sogniamo, costruiamo, vinciamo), collega Webuild a cinque campionesse italiane: Caterina Banti (vela), Alice Bellandi (judo), Zaynab Dosso e Antonella Palmisano (atletica), oltre alla stessa Carini. Queste atlete, simbolo di impegno, gioco di squadra, passione e determinazione, rappresentano i valori promossi da Webuild.

I racconti di queste donne sono paralleli alle storie del personale di Webuild, impegnato nei numerosi progetti globali dell’azienda. Valori come audacia, perseveranza, resilienza, tenacia e passione sono i pilastri di questa campagna, evidenziando un ponte tra lo sport e il settore della costruzione.

Caterina Banti, sostenuta da Webuild sin dal 2011, è uno dei volti principali della campagna, focalizzata sull’audacia. Alice Bellandi parla invece di perseveranza, l’arte di non arrendersi. Zaynab Dosso, Antonella Palmisano e Angela Carini condividono esperienze di resilienza, tenacia e passione.

La campagna mette in luce l’impegno di Webuild nel promuovere lo sport come mezzo di crescita individuale e comunitaria, strumento per costruire un futuro migliore attraverso la collaborazione e il merito. Il gruppo investe inoltre nei giovani talenti, specialmente attraverso il programma “Cantiere Lavoro Italia“, che mira a reclutare 10.000 persone entro il 2026, con un’attenzione particolare ai cantieri nel Sud Italia.

Webuild collabora anche con quasi 20 università di prestigio e istituti tecnici per formare giovani professionisti, promuovendo la ricerca e l’innovazione nel settore con iniziative come il Premio Alberto Giovannini. Gli under 35 rappresentano circa il 40% del personale del Gruppo, sottolineando l’importanza data alla nuova generazione nel campo delle costruzioni.

Vista la brevissima durata dell’incontro che quindi non le ha permesso di proseguire la “battaglia”, il fatto che Carini sia stata scelta come volto per la costruzione del ponte che unirà Calabria e Sicilia ha dato il via a un’infinita serie di battute sui social.

“Speriamo che resista più di lei”, “Carini testimonial del Ponte sullo stretto. Molto indicata come scelta, una che non porta a termine un incontro per un’opera che non sarà mai portata a termine”, “Anche il Ponte crollerà dopo 46 secondi?”, “Se il Ponte avrà la stessa resistenza della Carini siamo in una botte di ferro”, ha commentato qualcuno.

Fonte : Affari Italiani