Vittorio Brumotti: “Un sogno? Paperissima Sprint itinerante con Paola e Chiara. Da Antonio Ricci ho imparato che…” – L’intervista ad Affaritaliani.it
L’esate di Vittorio Brumotti è sulla cresta dell’onda di Canale 5: è partita, ormai da inizio giugno, un’altra estate alla guida di Paperissima Sprint (in onda in access prime time a partire dalle 20,35) all’insegna del divertimento e premiata come sempre dal pubblico nell’arena degli ascolti tv.
Dopo il successo dello scorso anno (e della stagione domenicale) con lui – ormai vero e proprio veterano del programma di Antonio Ricci – confermatissime le co-conduttrici Marcia Thereza Araujo Barros, 25enne brasiliana, e Valentina Corradi, 22enne campionessa italiana di danza sportiva. Senza dimenticare ovviamente la presenza imprescindibile del Gabibbo.
Vittorio, quali le sorprese più divertenti che dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane?
Hanno già mandato in onda una mia catastrofica caduta con la bici da una ringhiera (ride). È stato tutto un complotto escogitato dalla grande famiglia di Striscia e Paperissima, che mi ha ripreso a tradimento. Quest’anno vedrete cose spettacolari e alcuni miei nuovi filmati piuttosto estremi.
… e la papera più divertente fatta da Vittorio Brumotti?
Dovevo fare una gag spaccandomi in testa un mandolino in polistirolo invece alla fine si è rivelato essere un mandolino vero e proprio, in legno.
Paperissima Sprint ha debuttato nel 1990 (su Italia 1) e va in onda da 29 anni su Canale 5 sempre con risultati importanti. Qual è il segreto di eterna giovinezza che caratterizza questo programma?
La risata è il più potente elisir di lunga giovinezza, mia e del programma. Perché chi ride invecchia meno e meglio.
Chicche di Paperissima Sprint. Affari nel backstage del vostro programma: ci racconti qualche dietro le quinte assieme e Marcia Thereza Araujo Barros e Valentina Corradi?
La cosa bella è che siamo un team veramente affiatato. Marcia e Valentina sono amiche anche nella vita, vanno anche in vacanza insieme e di conseguenza subiscono i miei scherzi anche fuori dal programma. Di recente sono state a casa mia in Liguria per qualche giorno e anche lì gli scherzi non sono mancati.
A Striscia e Paperissima sei ormai un veterano: in questi anni cosa hai imparato lavorando al fianco di un fuoriclasse della tv quale Antonio Ricci?
Tante cose. Mi ha insegnato a essere parte di una squadra. Non è banale, anche perché io faccio da sempre uno sport individuale, la bicicletta. Ricci mi ha fatto capire l’importanza di portare rispetto a tutto il gruppo e che tutti sono importanti allo stesso modo in un team. Un concetto già maturato grazie all’esempio di mia mamma e mio papà che mi hanno cresciuto cercando di trasmettermi principi molto sani. Inoltre è merito di Antonio (Ricci, ndr) se mi sono appassionato all’arte. Ho potuto sviluppare queste mie vocazioni nascoste, lui mi ha aiutato a tirarle fuori. L’ha fatto senza dare ordini, perché Antonio Ricci non dà ordini e non giudica: ti lascia da solo finché non trovi la tua strada. E così ha fatto con me: mi ha sempre lasciato tanta libertà di esprimermi. Poi devo aggiungere che Ricci mi ha trasmesso anche la passione per le piante e i giardini. Ero già di mio uno fissato col pollice verde, ma lui mi ha aiutato a passare al livello successivo. E ora sto facendo una sfida con lui a chi ha il parco più bello. Io ho 157 palme americane e più di 500 cactus! Vinco io per i cactus. Lui ha la passione dei giardini mediterranei, io per quelli esotici.
Al di là delle tue attuali partner, dicci due veline del passato con cui vorresti condurre Paperissima Sprint e perché
Fammici pensare. Le veline sono tutte grandissime professioniste, non posso scegliere una sola coppia. Però un sogno ce l’ho. Mi piacerebbe fare Paperissima in giro per località di vacanza con Paola e Chiara!
Al di fuori del mondo di Striscia la notizia se potessi condurre un programma tutto tuo… Come sarebbe e chi vorresti al tuo fianco?
Mi piacerebbe fare un programma sulle Harley-Davidson perché sono un grandissimo appassionato. Sei entrato nel Guiness dei Primati per 28 imprese sportive. Qual è stata la più difficile, la più divertente e quella che ti manca e vorresti realizzare? La più difficile è stata scalare il Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo. La più divertente è stata il salto da un camion a un altro camion, in quell’occasione c’era anche “il collega” Capitan Ventosa che mi ha fatto indossare il suo mantello per l’impresa. Uno dei record che vorrei conquistare è l’Everest, ho provato a farlo in bici ma non è stato possibile. Ne ho veramente molti che vorrei realizzare, sono sempre pronto a partire ma per portare a casa nuovi guinness ci vogliono impegno, dedizione e tempo libero. Ma al momento sono troppo preso con le trasmissioni. Una volta mi scrivevano di allenarmi, di non trascurare la bici. Oggi invece si preoccupano che io non mi faccia male perché devo andare in missione a realizzare i servizi di Striscia.
Fonte : Affari Italiani