“Parliamo di bambini e ragazzi che dovrebbero tornare in un Paese in guerra. Per questo, e soprattutto in questi casi, occorre che vengano protetti secondo le norme del diritto internazionale”. Così Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia all’Adnkronos, sul rimpatrio dei giovani ucraini ospitati da due anni in Italia. “L’impegno dell’Unicef da marzo 2023 ha portato, con la collaborazione di Terres des Hommes, nella struttura di Rota d’Imagna (in provincia di Bergamo, ndr) una grande attività di supporto psico-sociale, dove sono emerse vulnerabilità specifiche, inclusi casi di autismo e forte disagio psicologico, che richiedono una risposta immediata e continuativa”.
“L’ascolto psicologico di questi ragazzi è fondamentale per una valutazione di ogni singolo caso, nel nome del loro supremo interesse, soprattutto quando il rischio è quello di riportare questi giovani in contesti di guerra, in linea con le disposizioni della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”: ragazzi e ragazze che “hanno fatto dei percorsi di supporto extrascolastici”, conclude Iacomini.
Fonte : Sky Tg24