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Si sono tenuti nella mattinata di mercoledì 14 agosto i funerali di Valentina Fino, l’infermiera bolognese di 31 anni che pochi giorni fa è precipitata da un dirupo durante un’escursione insieme al suo fidanzato. Il giovane l’ha ricordata in una lunga lettera: “Avevamo tanti progetti insieme. Ancora non me lo riesco a spiegare, il dolore è troppo forte”.
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Foto Facebook
È morta tra le montagne che amava Valentina Fino, l’infermiera bolognese di 31 anni che sabato 10 agosto è precipitata in un dirupo durante un’escursione insieme al suo fidanzato. Nella mattinata di oggi, mercoledì 14 agosto, nella Chiesa del cimitero di Borgo Panigale le persone che l’amavano hanno dato l’ultimo saluto alla giovane donna.
Il compagno, che il giorno della tragedia era con lei e ha assistito impotente, le ha dedicato una lunga lettera in cui ha ricordato i tanti momenti insieme. “Avevamo tanti progetti insieme. Di vita soprattutto. Ma anche di escursionismo”.
“Ci siamo conosciuti sui sentieri. C’è stata un’immediata e fortissima connessione. Come se fossimo legati nel profondo. E non solo dalla passione per la montagna. Entrambi molto sensibili. Riservati e introversi. Ma la nostra priorità era essere sempre gentili verso il prossimo. Entrambi eravamo appassionati di escursionismo da molti anni. Stavamo ore a camminare”, aggiunge il 34enne.
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Il giovane parla anche della serietà di Valentina, che non era un’escursionista inesperta o poco prudente. “Era molto coscienziosa e minuziosa nello studio dei tracciati. Chiunque abbia girato in montagna con lei lo può confermare. Questo mi dà la certezza che non avrebbe mai imboccato un sentiero se l’avesse reputato pericoloso, soprattutto avendo un occhio di riguardo percorrendolo con me”.
Nella lettera il fidanzato parla anche dei terribili momenti vissuti pochi giorni fa: “Ho sentito un urlo e l’ho vista cadere. Mi sono sporto e non c’era più. Poi il pensiero che potesse essere spaventata e dolorante giù da quel burrone mi ha fatto prendere la decisione di calarmi. Ho affrontato una discesa molto ripida di 100 metri, senza mai pensare che lei non ci fosse più. In qualche modo l’ho raggiunta. Respirava ancora. Senza toccarla ho provato a chiamarla, ma era incosciente”.
“Dopo poco avevamo sopra la testa un elicottero dei vigili del fuoco e uno del Soccorso Alpino. I soccorritori si sono calati 35 minuti dalla mia prima chiamata. Un intervento impeccabile. Poco dopo la notizia. Valentina non ce l’ha fatta. – ricorda ancora – Mi è crollato il mondo addosso. Purtroppo è successa una cosa terribile. Ancora non me lo riesco a spiegare. Il dolore è troppo forte”.
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Fonte : Fanpage