Una foto con dentro la persona che l’ha scattata: cos’è Aggiungimi, la novità incredibile dei Google Pixel 9

Quello degli smartphone che ormai scattano foto che non esistono, nel senso che ritraggono scene diverse da come sono nel mondo reale, non è un tema nuovo: se ne parla (almeno) dall’inizio del 2023, con il mezzo scandalo di come alcuni telefoni di Samsung scatterebbero le foto alla Luna.

E però, con le capacità dell’intelligenza artificiale che crescono di continuo e gli smartphone che ne integrano sempre di più al loro interno, soprattutto nel comparto fotografico, questo argomento sta diventando sempre più attuale e importante. Ormai da tempo, i Pixel di Google, forse i primi a sfruttare la cosiddetta fotografia computazionale (già nel 2016), permettono in qualche modo di infischiarsene della realtà e di non preoccuparsi più di quello che si ha davanti, sicuri che l’IA aiuterà a ottenere una bella foto: ci sono persone nella strada o davanti al monumento che voglio immortalare? Chi se ne frega, le tolgo con Gomma Magica. In cielo ci sono troppe nuvole, la luce non è quella giusta, la fontana non è dove vorrei che fosse? Chi se ne frega, aggiusto tutto con l’IA.

Ecco, adesso i nuovi Pixel 9 (qui tutti i dettagli e prezzi) spostano ulteriormente l’asticella verso lo fare foto che non esistono, permettendo addirittura di aggiungere a uno scatto la persona che l’ha scattato.

Come funziona Aggiungimi sui Google Pixel

La nuova funzionalità si chiama Aggiungimi (in inglese Add Me) e consente di fare quello che dice la parola: inserire nella foto chi non era nella scena fotografata. Il caso d’uso è quello di un gruppo di persone che vogliono una foto insieme ma non hanno nessuno che gliela faccia, magari durante una vacanza.

Facendo l’esempio di un padre con due figli, con il nuovo Pixel 9 si procederà così: l’uomo attiva la funzionalità Aggiungimi e fotografa i due figli, facendo prima una breve panoramica così che il telefono possa inquadrare l’area interessata; poi passa il telefono a uno dei due figli e va lui a mettersi davanti all’obiettivo, con il Pixel 9 che aiuterà chi scatta la seconda foto a fare posizionare il soggetto in modo che sia accanto ai protagonisti della prima foto e non sovrapposto; dopo il secondo scatto, il telefono di Google elaborerà le due foto (che restano comunque nel rullino) per crearne una terza. Quella del padre con i due figli, che saranno insieme anche senza essere mai stati fisicamente insieme.

Da quello che abbiamo visto online, e che ci ripromettiamo di verificare durante il test del telefono, è una cosa più difficile da spiegare che da fare: si vede in azione dal minuto 2:23 del video qui sopra, insieme con l’altra nuova funzionalità chiamata Reimmagina. Che permette appunto di reimmaginare lo sfondo e l’ambientazione di uno scatto: trasformare una strada in un fiume, una spiaggia in un prato, aggiungere il Vesuvio sullo sfondo di una foto scattata a New York e chissà cos’altro. Perché ormai esistono foto che non esistono, parafrasando un celebre tormentone dei social network.

@capoema

Fonte : Repubblica