Myrta Merlino si riposa in attesa del suo ritorno a Pomeriggio 5. A settembre partirà la sua seconda stagione alla guida del programma (dopo che in precedenza ne aveva collezionate 12 alla guida di L’aria che tira su La7) che aveva ereditato dopo gli anni con Barbara d’Urso in plancia di comando.
“Per me era un impegno difficile e stimolante. Sono andata in onda in una fascia oraria per me nuova, il pomeriggio, che è un mondo a sé. A quell’ora, davanti alla tv, c’è la pancia del Paese, c’è un pubblico che vuole ritrovare i propri desideri, le paure, i problemi, i sogni”, racconta in un’intervista a Chi. “Venivo da un mondo legato alla politica e ho capito tante cose che i politici, spesso, ignorano. Sono partita con umiltà, mi sono messa in ascolto, ho cercato di capire le cose che stavano a cuore alle persone, facendo quello che, per me, è servizio pubblico. Mi sono occupata di problemi quotidiani come le truffe agli anziani, di drammi come i femminicidi, di diritti violati”, le parole di Myrta Merlino. Che svela: “A fine stagione il marketing ci ha fatto notare che abbiamo mantenuto il grande pubblico del pomeriggio e ci siamo allargati anche a un pubblico più giovane”.
La sfida di Pomeriggio 5 è stata vinta: “È stata dura, in un mondo lontano da me, con molti nemici, ma ho tenuto la barra dritta”. Myrta Merlino racconta la sua ricetta vincente: “Sono una giornalista e ho voluto raccontare le notizie mettendomi dalla parte di chi mi segue. È stato uno sforzo riconosciuto e questa è la base per la prossima stagione. Quello che ho cercato di fare – che non so se sia il discrimine fra pop e trash – è stato evitare di spettacolarizzare o insistere su particolari ininfluenti. Ho fatto il mio lavoro con rigore e onestà intellettuale”.
Fonte : Affari Italiani