Uscite e preamplificatore
Il collegamento tra giradischi e casse è, all’apparenza, molto semplice. Due cavi e via, il gioco è fatto. In realtà non è proprio così. Oltre ai cavi serve anche un preamplificatore phono, strumento che stabilizza le frequenze sonore e permette una perfetta riproduzione audio. Diversi giradischi moderni ne montano uno interno (a volte con un interruttore che permette di attivarlo/disattivarlo a piacimento), ma ricordatevi sempre di controllare per non correre il rischio di trovarvi tra le mani un modello che, per essere utilizzato, vi costringa a una spesa extra. Inoltre, esistono giradischi dotati di porte usb, ideali per chi vuole trasferire i propri vinili su computer, e altri con funzione bluetooth, perfetti per essere utilizzati con cuffie e casse wireless.
Giri
Praticamente tutti i giradischi possono riprodurre sia 33 che 45 giri. In alcuni casi è presente un selettore automatico che consente di passare da una velocità all’altra. In altri, invece, è necessario eseguire l’operazione manualmente spostando la cinghia. Inoltre, molti modelli moderni sono anche in grado di riprodurre i vecchi 78 giri.
I migliori giradischi secondo Wired
Chi vuole affacciarsi al mondo del vinile per la prima volta o riaccendere una vecchia passione mai completamente sopita, troverà nella nostra gallery qui sotto 15 differenti proposte che, per caratteristiche tecniche, funzionali e di prezzo, sono in grado di soddisfare qualunque tipo di esigenza. Ponendoci un limite massimo di un migliaio di euro, abbiamo scandagliato il mercato in cerca dei migliori modelli plug & play, di quelli con casse integrate e di quelli che richiedono il supporto di un preamplificatore.
Chi fosse invece alla ricerca di un giradischi da utilizzare durante le feste o a un evento musicale, troverà interessanti suggerimenti nella nostra guida dedicata ai migliori modelli da dj, mentre per chi necessitasse di un dispositivo in grado di diffondere musica a tutto volume, ci sono le casse bluetooth più potenti e quelle impermeabili per l’estate.
Fonte : Wired