Si chiamavano Marco Torcianti, 47 anni, e Sara Ragni, 36 anni, i due ciclisti uccisi da un neopatentato questa mattina sulla statale Adriatica 16, nel comune di Senigallia. Si erano sposati solo 8 mesi prima del fatale incidente, a dicembre del 2023. Stavano pedalando in sella alla loro bicicletta quando un’auto, per cause ancora da accertare, ha invaso la corsia di marcia travolgendoli. Sono morti sul colpo.
Al volante della Opel Corsa che ha provocato il frontale un neopatentato di 19 anni della provincia di Pesaro, che viaggiava con un passeggero a bordo. Sottoposto all’alcoltest è risultato negativo.
Il 19enne ferito dalla rottura del parabrezza e sotto choc è stato portato in ospedale. Stessa cosa per la ragazza che era con lui, ma che ha rifiutato poi le cure mediche. Coinvolte nell’incidente anche altre due automobili, a bordo di una di queste un bambino portato in ospedale solo per precauzione.
Come sono state identificate le vittime
L’identificazione delle vittime è avvenuta solo qualche ora dopo lo schianto. Gli appassionati delle due ruote erano partiti per una pedalata indossando abbigliamento tecnico e portandosi dietro solo il cellulare. Dopo l’incidente il telefonino di uno di loro, finito vicino ai corpi, ha iniziato a suonare. Era un loro amico che ha poi fornito le generalità dei ciclisti alla polizia stradale per avvisare i familiari delle vittime.
Per la violenza dello scontro i corpi erano quasi irriconoscibili. Sembra che la Opel non andasse veloce. In quel punto della strada, un rettilineo, il limite di velocità è di 70 chilometri all’ora ma saranno le indagini a fare luce sulle cause del tragico incidente. La procura di Ancona aprirà un fascicolo per omicidio stradale a carico del 19enne, sul quale non è scattata nessuna misura cautelare.
Fonte : Today