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Tra complimenti reciproci, assenza di contraddittorio e pubblico endorsement nella campagna elettorale, quella tra Elon Musk a Donald Trump è stata più un’amichevole chiacchierata che un’intervista. Ecco cosa si sono detti durante la diretta che segna anche il ritorno dell’ex presidente su X.
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Elon Musk ha intervistato Donald Trump in una diretta su X, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali di novembre. Un colloquio dai toni decisamente amichevoli – del resto Musk ha deciso di rendere pubblico il suo endorsement – durato oltre due ore, dopo essere iniziato con tre quarti d’ora di ritardo per problemi tecnici. Forse un attacco hacker. Due anni fa, dopo essere diventato proprietario di Twitter, Musk aveva riammesso Trump sulla piattaforma, dopo che l’ex presidente USA era stato bannato per le numerose violazioni delle policy: Trump è quindi tornato sul social network, che non usava dal 2022 (con l’eccezione di un post nell’estate dell’anno scorso), nel bel mezzo della campagna elettorale proprio per questa intervista.
Come è andata l’intervista di Elon Musk a Donald Trump
Quando la diretta è finalmente partita, i due miliardari hanno aperto la discussione parlando dell’attentato fallito alla vita di Trump durante un comizio elettorale lo scorso luglio, per poi scambiarsi complimenti reciproci. L’ex presidente ha lodato le macchine elettriche prodotte da Tesla (nonostante il suo programma politico sia categoricamente contrario alla transizione ecologica), così come la gestione degli scioperi e delle proteste in X, finite con il licenziamento di circa 6mila dipendenti. Musk, da parte sua, si è detto d’accordo con Trump su diversi temi, dal contrasto all’immigrazione alle politiche economiche, dicendosi anche disponibile a collaborare con la prossima amministrazione – nel caso in cui Trump venisse eletto, si intende – per gestire al meglio la spesa pubblica.
Trump ha detto che il supporto di Musk “significa molto” per lui e, da parte sua, l’uomo più ricco del mondo non l’ha contraddetto quando ha sostenuto una serie di false affermazioni, come quella secondo cui i governi sudamericani starebbero facendo uscire i criminali dalle prigioni per mandarli ad attraversare il confine con gli Stati Uniti, per destabilizzare il Paese. L’ex presidente ha ribadito quanto già promesso nei suoi comizi elettorali, cioè che se eletto metterà in atto la più grande deportazione di migranti della storia statunitense.
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Le polemiche: tanti complimenti reciproci e assenza di contraddittorio
Per poi sostenere alcune teorie infondate su quanto accaduto all’interno del partito Democratico, con la sostituzione di Joe Biden con Kamala Harris come candidata alla Casa Bianca. Un altro grande tema è stato quello dello scenario geopolitico. Trump ha detto che se ci fosse stato ancora lui al potere la guerra russo-ucraina non sarebbe mai accaduta e ha detto che le persone di origine ebraica che hanno votato per i Democratici dovrebbero farsi “esaminare il cervello“. Infine, Trumè ha concluso affermando di voler cancellare del tutto il dipartimento dell’Istruzione, lasciando piena autonomia ai singoli stati, e rivedere il “sistema malato” della giustizia.
La chiacchierata è stata vista da milioni di persone e ha anche suscitato diverse polemiche, per quanto è stato detto così come per l’assenza di contraddittorio davanti ad affermazioni palesemente false. Musk – che, lo ricordiamo, sostiene pubblicamente Trump nella sua corsa alla Casa Bianca, si è offerto di ospitare anche Kamala Harris in una live su X.
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Fonte : Fanpage