Le scarpe green: una rivoluzione innovativa

L’industria della moda sta affrontando una sfida cruciale: ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2030. In questo contesto, un’azienda italiana si sta distinguendo per il suo approccio innovativo e sostenibile nel settore delle calzature. ACBC, acronimo di “Anything Can Be Changed” (tutto può essere cambiato), sta rivoluzionando il modo in cui le scarpe vengono progettate, prodotte e consumate, offrendo una visione concreta di come la moda possa diventare più responsabile senza sacrificare lo stile.

Fondata nel 2018 da Gio Giacobbe, ex general manager di Trussardi e Peuterey, ACBC si è posta fin dall’inizio l’ambizioso obiettivo di creare la scarpa del futuro. L’idea alla base dell’azienda è semplice ma rivoluzionaria: applicare i principi dell’eco-design al mondo delle calzature. Questi principi permettono di creare prodotti che possono essere facilmente disassemblati, riparati e successivamente riciclati, entrando così in un ciclo di economia circolare.

La creazione che ha portato ACBC alla ribalta internazionale sono le Zip Shoes, scarpe caratterizzate da una suola e una tomaia separate, unite da una zip impermeabile che gira a 360 gradi. Questo design innovativo permette ai consumatori di acquistare una sola suola e cambiare stile semplicemente sostituendo la parte superiore, riducendo così drasticamente gli sprechi e l’impatto ambientale associato all’acquisto di multiple paia di scarpe.

Materiali innovativi: Il cuore verde di ACBC

Uno degli aspetti più rivoluzionari dell’approccio di ACBC è l’utilizzo di materiali sostenibili e innovativi. L’azienda si impegna a utilizzare materie prime che siano animal-free, bio-based e riciclate. Questo impegno si traduce in una continua ricerca e sperimentazione con materiali che molti potrebbero considerare inusuali nel mondo della moda.

Tra le innovazioni più interessanti, ACBC utilizza scarti di mela, uva, alghe e cactus per creare tessuti e materiali simili alla pelle. L’azienda ha anche sviluppato un materiale chiamato FreeBio, che emula le caratteristiche dell’ecopelle ma è composto, tra le altre cose, di carbonato di calcio, polpa di legno e materiali riciclati. Un’altra innovazione notevole è la “BeyondPlastic”, una plastica 100% biodegradabile creata da materiali bio, derivati da microrganismi, semi di ricino e persino gusci d’ostrica, utilizzata per realizzare i tacchi delle scarpe.

L’utilizzo di questi materiali alternativi non solo riduce l’impatto ambientale della produzione, ma permette anche di creare prodotti unici nel loro genere, dimostrando che la sostenibilità può andare di pari passo con l’innovazione e lo stile.

Oltre le scarpe: un impegno a 360 Gradi

Sebbene ACBC sia nata come azienda di calzature, la sua visione si sta espandendo oltre questo settore. L’azienda sta, ad esempio, conducendo ricerche nel campo dell’occhialeria e degli orologi, dimostrando che i principi di sostenibilità e modularità possono essere applicati a diverse categorie di prodotti nel mondo della moda e degli accessori.

Questo approccio olistico alla sostenibilità si riflette anche nel modello di business dell’azienda. ACBC non si limita a vendere prodotti con il proprio marchio, ma offre il suo know-how e le sue tecnologie a colossi della moda, collaborando su progetti ecosostenibili. Questa strategia di condivisione delle conoscenze e delle competenze tecniche permette ad ACBC di amplificare il suo impatto positivo sull’ambiente, coinvolgendo un numero sempre maggiore di attori nell’industria della moda.

Certificazioni e impegno concreto

L’impegno di ACBC verso la sostenibilità non si limita alle parole o alle buone intenzioni. Negli ultimi anni l’azienda è diventata la prima società italiana certificata B Corp nel mondo delle calzature. Questa certificazione, riconosciuta a livello internazionale, attesta l’impegno dell’azienda nel bilanciare profitto e scopo, considerando l’impatto delle proprie decisioni su lavoratori, clienti, fornitori, comunità e ambiente.

Ogni prodotto realizzato da ACBC è accompagnato da una sorta di “carta d’identità della sostenibilità”, che certifica l’impatto ambientale ridotto e la provenienza dei materiali utilizzati. Questo livello di trasparenza non solo rassicura i consumatori più attenti all’ambiente, ma stabilisce anche nuovi standard per l’intera industria.

Collaborazioni e impatto sul settore

Ad oggi, l’azienda vanta collaborazioni con oltre 30 marchi di moda, alcuni dei quali sono tra i più importanti del settore. Queste partnership non sono solo un riconoscimento del valore dell’approccio di ACBC, ma rappresentano anche un potente strumento per diffondere pratiche sostenibili in tutta l’industria.

Questa realtà italiana sta diventando un punto di riferimento per tutte le altre del settore calzaturiero che vogliono migliorare il proprio livello di sostenibilità o creare collezioni interamente green. Condividendo le proprie competenze su materiali, design e processi responsabili, ACBC sta contribuendo a una trasformazione più ampia del settore moda verso pratiche più sostenibili.

Sfide e prospettive future

Nonostante i notevoli progressi, ACBC e l’intero settore della moda sostenibile devono ancora affrontare numerose sfide. Una di queste è l’educazione dei consumatori sull’importanza di scelte d’acquisto più consapevoli e sull’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. Un’altra sfida significativa è la scalabilità: rendere le pratiche sostenibili economicamente vantaggiose su larga scala richiede innovazione continua e investimenti significativi.

Tuttavia, le prospettive future sembrano promettenti. Con l’aumento della consapevolezza ambientale tra i consumatori e la crescente pressione normativa per pratiche aziendali più sostenibili, questo approccio potrebbe presto diventare la norma piuttosto che l’eccezione nell’industria della moda.

Fonte : Today