Sono stati identificati i giovanissimi che, come si vede in alcuni video circolati anche sui social, tormentavano un loro coetaneo minorenne a Sirignano (Avellino).
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Picchiato, costretto a baciare la mano agli aggressori, obbligato a promettere di non dire nulla, perché “Se parli con tua madre ti appendo come Cristo in croce“. Tutto, ovviamente, ripreso col cellulare, e i video fatti circolare nel gruppetto e anche sui social. Erano le vessazioni che una banda di giovanissimi metteva in atto nei confronti di un ragazzino ancora minorenne a Sirignano, piccolo comune della provincia di Avellino.
Ieri i video erano stati rilanciati dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che li aveva segnalati alle forze dell’ordine affinché i responsabili venissero identificati. Cosa accaduta nel giro di poche ore: la Polizia di Stato, afferma lo stesso parlamentare, è risalite ai nomi del gruppetto di bulli. Commenta Borrelli:
I protagonisti di questo gravissimo episodio di bullismo sono stati rapidamente identificati. Avevamo inviato le immagini alle forze dell’ordine per arrivare ai bulli e sanzionarli come meritano, insieme alle loro famiglie che, auspico, non si sottraggano alle loro gravi responsabilità. Così è stato. Ringrazio il Questore di Avellino con il quale sono stato in continuo contatto per la solerzia e la determinazione con il quale ha affrontato il caso. Gli autori di questa vigliaccata devono essere severamente puniti.
In un primo video si vede il ragazzino che viene picchiato in un appartamento da un ragazzo più grande di lui, mentre c’è chi riprende tutto col cellulare. Nel secondo video la vittima, circondata, viene minacciata affinché non parli di quello che le accadeva e poi presa a schiaffi; nelle immagini si vede il ragazzino che viene costretto a promettere di non far parola con nessuno e poi picchiato nuovamente e costretto a baciare la mano ai bulli.
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Fonte : Fanpage