Olimpiadi, cosa provoca più infortuni?

Su 100 atleti delle Olimpiadi, 9 subiscono un infortunio, mentre 4 si ammalano. Terminata la competizione olimpica, dalla conta delle medaglie si passa a quella degli infortuni. Questa è la speciale classifica che si aggiorna a ogni edizione dei Giochi con nuovi sport presenti, e che vedono spesso in cima le discipline a più alto rischio. Infatti, a Tokyo 2020 – edizione che si è svolta nel 2021 a causa del Covid – diversi problemi fisici si sono verificati con il karate e lo skateboard, mentre adesso ci si chiede se accadrà la stessa cosa con la breakdance, unica new entry a Parigi 2024.

In attesa di conoscere le “performance sanitarie” degli 11.457 atleti presenti alle Olimpiadi, il British Journal of Sports Medicine ha pubblicato uno studio sul tasso di infortuni che ci sono stati durante l’edizione giapponese. L’edizione parigina si è ormai conclusa, ma questi nuovi dati potrebbero essere delle preziose indicazioni per prepararsi al meglio in vista dell’edizione di Los Angeles 2028.

Karate e skateboard: allenamenti anti-infortunio

Nei 17 giorni di gare olimpiche, che si sono svolte a Tokyo nell’estate 2021, il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha registrato 1.035 infortuni totali su 11.315 atleti partecipanti. Di cui, la maggioranza di questi è avvenuta ai danni degli uomini con 5892, pari al 52%, mentre la soglia delle donne è appena sotto con il 48%, che equivale a 5.423 problemi fisici.

La percentuale totale dagli infortuni rispetto al numero degli atleti che ha preso parte ai Giochi è del 9%. Un dato che rimane in linea con quelli che si sono registrati nelle passate edizioni. A Rio 2016 la percentuale era stata dell’8%, mentre a Londra 2012 dell’11% e a Pechino 2008 del 10%. Le uniche differenze che si notano, vedendo gli sport con maggiore incidenza, è il forte contributo che questi hanno causato in termini statistici. Infatti, per la prima volta a Tokyo 2020 si sono svolte le gare di skateboard, che sono stati la causa del 21% degli infortuni, e di karate 19%. Accanto a questi, ritenuti sport ad alto rischio infortuni, si è poi confermato il pugilato con il 27% insieme alle corse di bmx (27%) e alla versione freestyle (22%). Tra gli sport più sicuri, con un’incidenza contenuta tra l’1 e il 2%, figurano invece i tuffi, il ciclismo su strada, il canottaggio, la maratona di nuoto e il tiro a segno.

Fonte : Wired