Parla a Fanpage.it Barbara Butch, attivista che ha partecipato alla rappresentazione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi finita al centro delle polemiche.
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Intervista raccolta da Simone Giancristofaro, inviato a Parigi
“Ci sono stati haters, la violenza, gli insulti. Alcuni hanno minacciato di violentarmi. Ho ricevuto insulti antisemiti, lesbofonici, grassofobici. È stato molto difficile perché non me l’aspettavo”. Barbara Butch è un’attivista e Dj francese, divenuta nota in tutto il mondo dopo la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi. È lei la donna al centro della rappresentazione che tutti credevano fosse una ricostruzione dell’Ultima Cena. Quel momento ha suscitato polemiche che hanno superato i confini francesi, arrivando anche in Italia, dove diversi esponenti politici, tra cui Matteo Salvini, hanno urlato allo scandalo. Neanche l’intervento dell’ideatore di quella cerimonia di apertura, Thomas Jolly, che ha chiarito che quella non era e non voleva essere la rappresentazione dell’Ultima Cena, sembra essere servito.
Barbara Butch, che ora si trova in vacanza con sua moglie, spiega che lei “era un’interprete. Ho fatto la musica per la mia parte ed ero al centro del tavolo. Il messaggio in generale è una rappresentazione della Francia, rappresentava l’arte, la danza, il fatto che ognuno abbia un posto nella società francese. Quello era il messaggio, rappresentare la diversità”.
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Un momento della cerimonia di apertura dell Olimpiadi
Dopo la cerimonia, per fortuna, Barbara Butch non ha ricevuto solo insulti e minacce. Ma anche moltissimi messaggi, che l’hanno fatta emozionare. “Ho pensato a me stessa da bambina, da giovane lesbica e ho pensato “wow“. Se fossi giovane adesso e guardassi lo spettacolo che abbiamo fatto, mi darebbe tanta forza”.
Butch spiega di aver iniziato a preparare il suo dj set tra marzo e aprile. E a chi ha visto nella loro rappresentazione l’Ultima Cena, risponde: “Con l’arte tutti possono vedere quello che vogliono e credo che questa sia una scusa per poter dire che non erano d’accordo nel vedere persone LGBTQ+ o persone grasse sul palco. È una scusa per essere grassofobici, omofobi, transfobici e razzisti. L’86% del pubblico ha detto che è stata la cerimonia di apertura più bella di sempre. Ma la minoranza degli hater fa più rumore, è importante silenziarli. Adesso voglio giustizia e voglio che si sentano in difficoltà nel diffondere l’odio. Non tanto nei miei confronti, penso alle persone più giovani sui social. Io sono una persona forte, ma ci sono tanti giovani che non sono così forti. Combatto per tutte le persone che non possono più parlare”.
Barbara Butch, prima di terminare l’intervista, parla anche di Imane Khelif, la pugile algerina che ha vinto una medaglia d’oro dopo essere stata vittima di insulti e fake news sulla sua identità di genere. “Imane è una ragazza molto forte, ha il diritto di essere alle Olimpiadi. Siamo tutti con lei, deve essere orgogliosa di se stessa, perché noi lo siamo di lei”.
Quando invece le si chiede se conosce Matteo Salvini e se vuole rispondere alle polemiche sollevate sui social sulle offese alla cristianità, si sofferma brevemente: “Può fare politica nel suo Paese, ma non nel nostro. Siamo in Francia, non ha potere qui e non ha potere su di me. Quindi non mi interessa”.
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Fonte : Fanpage