Warner Bros Discovery, trimestre in perdita. Meno risoerse anche per Amadeus &C?
Amadeus, come già Fabio Fazio, ha preferito Discovery alla Rai. La società statunitense, che in Italia punta sulla tv generalista per far concorrenza a Rai e Mediaset, però non naviga in acque tranquille.
Infatti Warner Bros Discovery ha registrato una perdita netta di quasi 10 miliardi di dollari nel secondo trimestre appena concluso. Un risultato negativo principalmente dovuto a una svalutazione di 9,1 miliardi di dollari del segmento relativo alle sue reti televisive.
I ricavi delle tv che includono Cnn, Tnt, Hbo, Discovery e le piattaforme streaming Max e Discovery+ oltre agli studi cinematografici Warner Bros, hanno subito una flessione dell’8%, attestandosi a 5,27 miliardi di dollari nel trimestre a causa di minori introiti pubblicitari. Il calo riflette le difficoltà che il settore delle reti televisive sta affrontando un contesto di mercato in continua evoluzione. Bene invece lo streaming. Infatti la piattaforma Max ha registrato una performance positiva con un aumento del parco abbonati pari a 3,6 milioni nei tre mesi.
La maxi svalutazione ha portato a un deciso ribasso del titolo in Borsa che in un anno ha perso il 50% del suo valore e ora quota ai minimi storici a circa 7 dollari ad azione. Ma dalla fusione da 42 miliardi di dollari tra Warner Media e Discovery il titolo ha perso circa il 70%. Necessario dunque correre ai ripari per ridurre il debito, con un piano di riorganizzazione che prevederebbe la vendita dell’emittente polacca Tvn e della divisione videogiochi.
L’ad di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, ha spiegato che la svalutazione allinea i valori contabili dell’azienda con le prospettive future e che solo due anni fa, le condizioni di mercato per le aziende di media tradizionali erano molto diverse, e questa svalutazione riflette il cambiamento delle valutazioni di mercato.
Ora la società intende puntare sempre di più sui giochi free-to-play e dare in licenza le proprie IP (ossia proprietà intellettuali), una strategia simile a quella adottata da Disney che lavora con diversi partner su licenze come Stars Wars e Marvel. E dunque la situazione di bilancio non proprio floridissima di Warner Bros Discovery potrebbe influire anche sulle attività in Italia dove ci sarebbero meno risorse da investire in nuovi programmi e nuovi conduttori.
Fonte : Affari Italiani