Mentre il pubblico continua a nutrire grande curiosità per la sua partecipazione nel biopic Modi, l’attore internazionale Al Pacino è tornato a parlare della produzione che l’ha lanciato come icona assoluta del mondo del cinema: Il Padrino, diretto da Francis Ford Coppola nel 1972.
Dell’argomento si è discusso in seguito a una recente proiezione de Il Padrino, occasione in cui Pacino ha rivelato all’Hollywood Reporter di essersi visibilmente emozionato nel rivedere su schermo alcuni dei suoi ex-colleghi scomparsi come James Caan e John Cazale. L’interprete newyorkerse, su sua stessa ammissione, ha evitato il film per decenni, e non si sentiva quindi preparato a questo speciale tuffo nel passato e all’idea di confrontarsi con una versione così diversa di sè stesso.
Ai tempi delle riprese de Il Padrino, infatti, l’attore aveva ambizioni molto diverse. Il suo obiettivo era quello farsi un nome nel mondo del teatro e mettere su famiglia, magari crescere dei figli. Ma il film di Coppola ha cambiato tutto, sin da subito. Pacino ha ricordato i primi anni dopo il grande successo, quando il pubblico cominciava a riconoscerlo dovunque andasse:
“Una bellissima donna era in piedi accanto a me […] Si è girata e ha detto: ‘Ciao, Michael’. Mi si è fermato il cuore. Ho pensato: ‘Oh, no. La vita che conoscevo è finita‘“.
Ma ottenere la parte di Michael Corleone non fu affatto facile per Al Pacino. A quanto pare, Pacino non era inizialmente ben visto dalla produzione, e Coppola era l’unico a credere nel suo talento. Ed è solo dopo aver visionato i suoi precedenti lavori che la produzione si è decisa ad accoglierlo nel cast.
Pensate, persino Jack Nicholson era tra i candidati per un ruolo ne Il Padrino.
Fonte : Everyeye