Qualche giorno fa è accaduto un fatto increscioso, di estrema importanza per il nostro Paese: un’ex velina ha detto una scemenza su internet. Le scemenze su internet le diciamo tutti, anche perché abbiamo sviluppato la detestabile abitudine di esprimerci su qualsiasi cosa; solo che quando la scemenza la dico io, o il mio vicino di casa, non importa niente a nessuno, e giustamente finisce in mezzo alle altre centinaia di scemenze dette ogni giorno online.
Quando invece la scemenza la dice una “vip”, la riportano i giornali nazionali, e ne parlano per due giorni. Non entrerò qui nel merito della questione, proprio perché io per fortuna non faccio la vip di mestiere: la comunità scientifica ha già spiegato la verità sulla pugile oggetto di critiche (anzi, di insulti), e ci dovrebbe ampiamente bastare questo. Quello che mi interessa è invece allontanarmi un pochino dal dito smaltato fresco di estetista e avvicinarmi il più possibile alla luna, che in questo caso potrebbe avere la faccia di qualsiasi vip privo di competenze specifiche che viene interrogato su questioni importanti.
Il problema dell’influenza dei vip non è nuovo
Non è certo una novità: noi nati negli anni ’80 siamo cresciuti guardando programmi televisivi in cui compariva l’animale mitologico soubrette, che credo nessuno abbia ancora capito che funzione avesse, a parte quella di dar modo agli uomini in là con l’età di verificare il funzionamento di un certo loro organo. Abbiamo sempre assistito a interviste e dibattiti tra persone che non si sapeva come fossero giunte lì, e cosa avessero da dire. Siamo insomma abituati al fatto che se una persona è famosa, la sua opinione conta: non importa che sia diventata famosa ballando, cucinando, studiando o facendo la pianta grassa su un palco.
È proprio questa abitudine a dover essere messa in discussione e – sarebbe bello – scardinata. Il fatto che una persona abbia raggiunto la popolarità, quale che ne sia la causa, non è che renda automaticamente importante ciò che ha da dire. Sarà forse interessante per coloro che la seguono, ma non si capisce perché i giornali ritengano che sia di interesse pubblico. È già abbastanza preoccupante che milioni di persone seguano le vite private di influencer o figure analoghe che non offrono alcun servizio ma si limitano a mostrare le loro giornate fatte di selfie a bordo piscina, yoga nel bosco privato e tuffi dallo yacht; che poi le dichiarazioni di tali persone vengano prese in considerazione come se avessero una qualche rilevanza, e diventino oggetto di discussione, è ridicolo.
Ridicolo è anche indignarsi perché la persona famosa in questione dice corbellerie, come se fossimo delusi da lei, come se avessimo riposto fiducia nella sua persona, nella sua capacità di analizzare il mondo. Ma perché mai? Perché dovremmo aspettarci da parte sua un commento intelligente, profondo e, soprattutto, informato? Semmai dovremmo fare un passo indietro e domandarci perché diamine fino ad ora abbiamo ascoltato questa persona, dando importanza alle sue parole.
I modelli di riferimento sono sballati
Ma naturalmente è normale che questo accada, perché i nostri modelli di riferimento sono completamente sfasati. Ciò di cui andiamo in cerca non è la competenza, o la capacità di spiegarci cose che noi non conosciamo; ma la figaggine, in qualche modo, o la stramberia, insomma qualcosa di notevole che ci incanti e ci distragga. La persona famosa è il nostro modello, non la persona che sa di cosa sta parlando (che potrebbe benissimo essere famosa anch’essa, ma verosimilmente la sua fama sarà legata proprio alla sua competenza in quel dato ambito, non alla taglia del suo reggiseno).
Quindi la velina fa una dichiarazione e non è che possiamo lasciarla lì dov’è, nel mucchio delle migliaia di dichiarazioni inutili o piene di errori: no, la dobbiamo rilanciare, e poi rilanciare le polemiche che seguono alla dichiarazione, e poi ancora la successiva risposta di lei. Molti sostengono che questo sia necessario: una persona seguita da tanti ha inevitabilmente un’influenza su di loro, quindi è giusto che le inesattezze che dice vengano rettificate. Ma il problema è a monte: di quello che dice quella persona non dovrebbe importare niente a nessuno, o al massimo dovrebbe essere presa per l’opinione di uno qualunque, che è ciò che è. Ed è inutile pensare di mettere pezze sul tetto se intanto stanno crollando le fondamenta.
Fonte : Today