Grinta, classe, intelligenza. Non manca niente a Nadia Battocletti, che vince un fantastico argento nei 10000 metri alle Olimpiadi di Parigi. Dopo una gara incredibile l’azzurra è seconda in 30.43.35, nuovo record italiano, alle spalle della sola keniana Beatrice Chebet che chiude in 30.43.25.
“Spero di stare bene perché voglio togliermi delle soddisfazioni anche nei 10000” aveva detto dopo l’incredibile serata dei 5000, con un bellissimo quarto posto diventato per un paio d’ore anche medaglia di bronzo per la squalifica a Faith Kipyegon poi annullata. Lo spirito c’era, la condizione anche, e sulla pista dello Stade de France l’azzurra ha mostrato tutte le enormi qualità.
Sono in 25 al via, Nadia si ritrova subito al comando ma è evidente che non vuole rimanere davanti a tutte, così lascia spazio alle avversarie restando comunque guardinga fra le primissime. Il passaggio ai mille metri è in 3.12.o, poi la giapponese Goshima inizia ad alzare i giri e l’azzurra scivola indietro ma solo di qualche posizione, mentre iniziano a staccarsi le prime atlete dal gruppone che comunque rimane complessivamente compatto. La Battocletti preferisce rimanere coperta e correre alla corda piuttosto che allargarsi in seconda corsia e ai 3000 metri passa in 9.27.9, meno di un secondo dietro la battistrada. C’è anche un attimo di timore per qualche spinta in gruppo, ma l’italiana sembra uscirne bene e subito dopo allunga riportandosi in quarta posizione quando ci si avvicina a metà gara. Il passaggio ai 5000 è in 15.38 con il gruppo che fa l’elastico, prima si compatta poi si allunga. A poco più di una decina di giri dal termine si inizia a correre sul serio e la fila si sgrana, con Nadia sempre nelle prime cinque-sei posizioni.
La maglia azzurra in mezzo a keniane e etiopi
In mezzo a keniane e etiopi rimane la maglia azzurra dell’italiana; sono in tredici che possono ancora puntare alla vittoria quando mancano due chilometri e mezzo al traguardo. Iniziano le schermaglie tattiche, nessuna vuole prendere in mano le redini della gara e arriva anche il problema di un’atleta infortunata sul rettilineo d’arrivo con la necessità di intervento medico che rischia di intralciare la corsa delle migliori. A tre giri dal termine Battocletti è ancora in piena corsa con le più forti, ai 400 metri parte la volata lunga e l’azzurra c’è, autrice di un finale stratosferico che le vale l’argento olimpico.
Fonte : Today